di Redazione sportiva
La situazione societaria in casa Avellino fa registrare degli scossoni. Il Presidente Izzo sembra pronto a portare le carte in Tribunale dopo l’esposto presentato presso la Procura Federale relativo al passaggio di proprietà. Intanto esce allo scoperto Nicola Di Matteo che sarebbe dovuto essere parte integrante dell’IDC che ha acquisito l’Avellino. Salto’ tutto perché l’ex Teramo era contrario ad un’equa ripartizione delle quote. Nella nota qui sotto Di Matteo fa riferimento alla restituzione di una somma che egli stesso aveva anticipato.
“In relazione ad alcuni articoli apparsi su alcune testate giornalistiche, intendo fare chiarezza sulla mia posizione avuta nel tentativo di acquisto della U.S. Avellino. Il sottoscritto, manifestando inizialmente l’interesse ad acquisire il controllo del club irpino, provvide a versare al Tribunale di Avellino assegno circolare di Euro 100mila quale acconto. In seguito, non avendomi dato più la possibilità di avere quote di maggioranza del club da coloro che mi avevano proposto l’operazione, unica opzione da me imposta per un mio coinvolgimento nell’Avellino, mi son ritirato dall’operazione e pertanto non ho mai avuto partecipazioni nella IDC s.r.l., attuale controllante della Società. Per il buon esito dell’operazione e su invito degli attuali soci, il sottoscritto, seppur scaduti i termini, non richiese il ritiro dell’assegno per facilitare le procedure della cessione ed è tuttora in attesa del relativo rientro delle somme anticipate. Nicola DI MATTEO”.