di Lucio Ianniciello
Dopo la conferenza stampa del presidente Izzo e la presentazione dei soci, é la volta dell’amministratore delegato Filippo Polcino e del direttore generale Aniello Martone. Comincia l’ad che chiarisce alcune cose sullo staff dirigenziale: “Con il closing é stato nominato amministratore unico Nicola Circelli per una questione di conti correnti. Per la distribuzione degli incarichi massima trasparenza, basterà verificare in Camera di Commercio”. Fari puntati sul caso Carbone, il 23 dicembre ci sarà l’udienza presso il TFN: “Questa società farà brevi comunicazioni. Al momento del closing non eravamo a conoscenza della questione. Il TFN già in passato aveva informato, la società vecchia era a conoscenza. È stata notificata il 7 dicembre la data di udienza. Non sapevo si trattasse di calcioscommesse. Ho chiamato l’avvocato Chiacchio, solo 2 giorni fa ha ricevuto tutti gli atti. È un procedimento importante, Chiacchio comunicherà”. Poi svela: “Ci sono altri due procedimenti disciplinari, uno su Avellino-Ternana di Coppa Italia per le dichiarazioni di Capuano, l’altro è giunto alla conclusione di indagini il 3 dicembre e riguarda Mauriello, relativo a questioni di carattere amministrativo di continuità aziendale su segnalazione Covisoc. Iuppa mi aveva avvisato, la documentazione è a singhiozzo”. Si passa alla eventuale recompra a favore di De Cesare: “Non esiste. Solo l’opzione call può essere inserita nella vendita. Si tratta di una chiamata alla quale si può rispondere o meno”.
La situazione economica e finanziaria del club: “Ci sono passività che escono in un secondo momento, abbiamo riscontrato anomalie. Non vogliamo criticare Sidigas e il custode giudiziario Baldassarre, anzi colgo l’occasione per ringraziarli. Avremo futuri appuntamenti con Scalella e appunto il custode giudiziario. C’è qualcosa che riguarda la Serie D, gran parte però grava sulla C. Ripeto, chapeau a De Cesare e Baldassarre”. Si sofferma sulla questione stadio: “Abbiamo la scadenza di febbraio, c’è un verbale della Questura di Avellino. Fa riferimento a tutte le criticità dello stadio. Abbiamo discusso con Martone, la struttura è in gestione, la proprietà è del Comune. La mia premura è per una riunione operativa”. Alle porte c’è il calcio mercato: “Non c’è ancora un budget, sono a disposizione di Martone. Lavoreremo a braccetto”. Sul milione e 375.000 euro per l’acquisizione del club, Polcino dice: “Abbiamo pagato poco più della metà, ci sono 696.000 euro di debiti verso l’erario”.
Chiude il dg Aniello Martone questa lunga conferenza stampa. Va subito sul caso svincoli nel settore giovanile: “Venerdì si concludeva. Ho chiesto all’allenatore della Berretti Dario Rocco chi erano i possibili svincolati tra i suoi oltre a Giovanissimi e Allievi. Abbiamo deciso di fare una partita per non rimanere bloccati. Il ragazzo non si giudica in un giorno. Gli svincolati resteranno fino al 12 gennaio”. La situazione degli allenatori: “Dario Rocco ha il contratto. Sette-otto ragazzi volevano andare via e li abbiamo accontentati. Molino lo voglio far restare anche per la Scuola Calcio. Ridiscuteremo con lui.”. Montanile, allenatore dell’Under 17, non ha possibilità. Poi spiega la sua situazione: “Sono entrato in punta di piedi, dal 27 agosto, ero in vacanza, è nato tutto. Mancava un dg, sono stato in silenzio per rispetto. Ho chiesto alla proprietà di aspettare, ora voglio capire cosa c’è da fare. Non ho visto allenamenti, bisogna strutturarsi, fare gli uffici e settorializzare. Io mi occupo degli addetti ai lavori”. Il mercato di gennaio: “Faremo un’altra riunione, la proprietà non ci farà mancare nulla. Prima la salvezza e se dovesse giungere l’opportunità ci impegneremo per i play off. Serve un attaccante, ci sono state chiacchiere extra campo, non siamo in ritardo”. Va più nello specifico: “La società è pulita, i giocatori hanno un contratto. Parisi lo possiamo vincolare da 1 a 3 anni. Charpentier è solo un prestito. Under di proprietà non ce ne sono, tranne Parisi. Di Paolantonio è nostro, chiaramente è un over”.
Altre idee del dg: “Il minutaggio dei giovani é importante anche per le casse societarie. La valorizzazione lo e’ altrettanto, faccio quello che dice la società”. Si parla anche di Minadeo, come nuova possibile figura dell’Avellino: “Lo conosco e lo stimo. È stato con Polcino e Circelli a Campobasso facendo il vice allenatore, é un bene lavorare in equipe. Lo voglio portare ad Avellino”. Aniello Martone ha militato da calciatore nell’Avellino, anno 2000-2001: “È stato il mio sogno giocare qui. Bel team con mister Ammazzalorso, Mascara, Mendil. Avellino é una città pulita, sono nati i miei due figli qui. Mi ritengo pulito anche io. Ciò è un investimento”. Attenzione sul secondo di Capuano, Padovano, sul quale interviene brevemente Polcino: “Stiamo discutendo, ora non ha contratto, collabora a titolo gratuito”. Martone: “Io non decido niente, c’è un accordo da ridiscutere con Capuano, il suo secondo è a 0 euro”.
Le 200.000 euro di valorizzazione da ottenere su alcuni giocatori di cui Di Somma ha parlato, il dg chiarisce: “Difficile. Rispetto Di Somma. Abbiamo 6 prestiti, per Micovschi e Illanes nessuna valorizzazione, come Charpentier. Solo per Fallou Njie e Karic c’è una valorizzazione a presenze. Il minutaggio non si può fare sugli stranieri, lo abbiamo perciò solo per Rossetti, Silvestri e Parisi”. Come intervenire sull’Avellino: “È una squadra altalenante, qualche problema c’è. Va decisamente rinforzata. Di Somma ha lavorato tra mille difficoltà”. Un’ultima battuta su mister Capuano: “L’ho conosciuto l’anno scorso a dicembre, prima solo per sentito dire. A Caserta ci fu l’esonero di Fontana e si parlava anche di Capuano per sostituirlo. A me le persone piace viverle. Non lo scelsi per la Casertana, sbagliai. In 10 mesi ci siamo capiti e abbiamo visto partite insieme. Ognuno di noi ha pregi e difetti, dobbiamo migliorare. Lo apprezzo, é un grande allenatore”.