Il 9 novembre a supporto della manifestazione nazionale presso il Ministero della Salute in Campania la USB terrà un presidio a Napoli presso l’Ospedale del Mare, a Benevento presso l’Ospedale San Pio, a Salerno presso l’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, ad Avellino presso l’ASL di Avellino e a Caserta presso l’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano.
La trasmissione del contagio è fuori controllo. Gli ospedali in Campania non riescono già più a garantire le prestazioni no Covid, con l’aumento del tasso di mortalità e un impatto devastante sull’aspettativa di vita nel medio e lungo periodo; medici, infermieri e personale sanitario sono di nuovo alle prese con carichi di lavoro insostenibili, mentre aumentano i casi di contagio tra gli operatori e continuano a non essere garantite le condizioni di lavoro in sicurezza.
È necessario un nuovo lockdown che però, se non accompagnato da adeguati interventi sanitari e di sostegno al reddito, finirà per aggravare la crisi sanitaria e sociale.
Le condizioni in questi mesi sono profondamente mutate, il clima di posticcia unità nazionale che si è avuto nella prima fase dell’emergenza si è completamente dissolto e le piazze si stanno riempiendo di una sacrosanta rabbia verso l’aggravarsi della crisi e l’aumento delle disuguaglianze. Le richieste della garanzia del reddito e del diritto alla salute marciano di pari passo.
In Campania De Luca impegnato nella sua campagna elettorale non è riuscito a rafforzare né i Dipartimenti di prevenzione e neanche la medicina territoriale; non sono aumentati stabilmente i posti letto né sono stati riaperti reparti e/o ospedali dismessi; non sono stati previsti percorsi separati, rendendo di fatto insicure le cure per tutti; non sono stati rafforzati i DEA cosicché le barelle del 118 diventano quotidianamente letti di isolamento per i contagiati, precludendo l’attività di soccorso su territorio; non sono stati implementati i laboratori, nonostante la previsione dell’aumento dei tamponi. Per non parlare delle vergognose file ai drive-in indegne di un Paese civile.
Ma su tutte, non si è fatta la cosa più semplice quanto fondamentale: NON È STATO ASSUNTO IL PERSONALE SANITARIO. La drammatica carenza di personale drasticamente ridotto negli anni a causa dei continui tagli alla sanità pubblica, non permette alcuna inversione di rotta allo stato attuale. Che senso ha comprare respiratori se manca il personale capace di utilizzarli? Le poche e precarie assunzioni di questi ultimi mesi non permettono alcun investimento stabile in termini di formazione del personale e pianificazione delle attività di cura.
È arrivato il momento di dire basta e di invertire la rotta. Lunedì 9 novembre la USB sarà al Ministero della Salute per chiedere al ministro Speranza sanità pubblica e assunzioni stabili ed in Campania a supporto presidieremo i maggiori ospedali con le nostre parole d’ordine: SANITA’ PUBBLICA – ASSUNZIONI STABILI – ORA!
USB CAMPANIA