Nella mattinata odierna, a seguito di complesse e articolate indagini nel settore dell’usura, i finanzieri del Gruppo di Torre Annunziata, coordinati e diretti da questo Ufficio, hanno eseguito due misure cautelari in carcere nei confronti di altrettanti soggetti residenti a Torre Annunziata, indagati per usura aggravata e continuata. I Finanzieri hanno, infatti, dato esecuzione a: 2 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di: a. IMMOBILE Francesco, di 71 anni, di Torre Annunziata; b. GARGIULO Andrea, di 44 anni, di Torre Annunziata; sequestro preventivo ex art. 321 e.p.p. di beni per un valore complessivo di circa 700 mila Euro. Risultano indagati, inoltre, altri soggetti, tutti ritenuti responsabili, in concorso con gli odierni arrestati, delle attività illecite, la cui posizione sarà oggetto di ulteriori indagini. L’articolata attività investigativa svolta prende avvio dalla denuncia sporta da un noto avvocato civilista del Foro di Torre Annunziata, il quale per aiutare un amico, risultato in seguito anch’esso responsabile del reato di intermediazione usuraia, aveva richiesto un prestito di 30 mila euro a IMMOBILE, noto pregiudicato con precedenti per contrabbando di sigarette, e si era visto dallo stesso richiedere interessi superiori al 120% annui. In pochi mesi il debito era lievitato a oltre 150 mila euro, rendendo insostenibile la condizione economica del professionista. Per fronteggiare le difficoltà nel pagare gli interessi ali’IM MO BILE, il professionista era costretto a richiedere ulteriori e frequenti piccoli prestiti, tra i 5 mila e i 10 mila euro, al GARGIULO, che applicava nei suoi confronti lo stesso tasso. I successivi approfondimenti investigativi effettuati dai finanzieri oplontini, su disposizione di questa Procura della Repubblica, consentivano di accertare che IMMOBILE aveva elargito prestiti usurari anche nei confronti di altri imprenditori, molti dei quali hanno negato di aver corrisposto interessi usurari e la cui posizione è tuttora al vaglio di questo Ufficio. Solo un imprenditore del nord Italia, oltre al predetto professionista di Torre Annunziata, ha avuto il coraggio di confermare le risultanze investigative, dichiarando di aver ricevuto prestiti in contanti per oltre 100 mila euro da IMMOBILE e di aver dovuto corrispondere, inun periodo di circa 18 mesi, interessi mensili pari al 10%, senza così riuscire mai a estinguere il prestito. Oltre all’esecuzione delle menzionate ordinanze di custodia cautelare, come detto, è stato eseguito anche il sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p. dei beni riconducibili a IMMOBILE Francesco e alla sua convivente, anch’ella indagata, poiché posseduti in sproporzione rispetto ai redditi dichiarati e, quindi, da ritenersi provento di reato. In particolare, sono stati sottoposti a sequestro un immobile sito a Torre Annunziata, 4 autovetture, un motociclo, conti correnti e titoli, per un valore complessivo di circa 700 mila Euro.