VACCINI: “Chiediamo dimissioni immediate del governo per decreto-legge da regime”. Nasce il fronte del No-Vaccini obbligatori

VACCINI: Chiediamo dimissioni immediate del governo per decreto legge da regime. Nasce il fronte del No Vaccini obbligatori

Da settembre 2017 i Vaccini saranno Obbligatori. È stato approvato il decreto legge che il Governo, dietro proposta del Ministro Lorenzin, aveva già pronto qualche settimana fa, e che attendeva di essere approvato dal Consiglio dei Ministri. L’iniziativa era stata intrapresa anche da alcuni Consigli Regionali, come quello toscano, ma dopo la creazione di un decreto nazionale, a nulla varranno i programmi locali. Era dal 1999 che i Vaccini ai minori, in particolare agli infanti più piccoli di anni 6, erano divenuti solamente facoltativi. Ma d’ora in poi le cose torneranno a  cambiare, considerato anche l’importante calo di vaccinazioni che si sono registrate in questi ultimi anni. Si stima che siano ben 816.836 i bambini non vaccinati ad oggi.

All’obbligatorietà dei vaccini è nato un comitato che invece si è schierato contro e che sta raccogliendo firme, anche sul web, per chiedere le dimissioni del ministro della salute.

“Chiediamo le dimissioni immediate del Presidente Paolo Gentiloni, della Ministra della Salute Beatrice Lorenzin e di tutto il Consiglio dei ministri per aver proposto e approvato un decreto legge in materia vaccinale che viola la democrazia, i diritti fondamentali e la potestà genitoriale dei cittadini italiani” – affermano quelli del fronte del no all’obbligatorietà.

Per le inadempienze, il decreto legge impone fra l’altro (in modo poco chiaro) sanzioni pecuniarie da 500 a 7.500 euro, l’impossibilità per i bambini di essere iscritti agli asili nido e alle scuole dell’infanzia (pubbliche e private), e la segnalazione dalla ASL al Tribunale dei Minorenni per la sospensione della potestà genitoriale.

“Esistono centinaia di motivi per cui i genitori si pongono in maniera critica nei confronti della profilassi vaccinale”, molti dei quali sono stati spiegati nell’esposto presentato lo scorso 7 aprile dal Dott. Roberto Gava e dai suoi legali al CCEPS (Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie), dopo la sua indegna radiazione dall’Albo dei Medici di Treviso. Rimandiamo quindi all’esposto del Dott. Gava: http://www.robertogava.it/wp/wp-content/uploads/2017/04/SEGNALAZIONE_DISCIPLINARE_CCEPS.pdf

In particolare, tra le misure lesive contenute nel decreto legge poniamo qui l’accento sulla sospensione della potestà genitoriale, con la quale il governo tenta di porre rimedio a inefficienze e incompetenze che sono esclusivamente del sistema sanitario. Prima di sottoporre i bambini a un trattamento sanitario potenzialmente pericoloso, i genitori hanno infatti il diritto-dovere di ricevere informazioni e garanzie per ridurre al minimo i possibili rischi. Questo non avviene. Le ASL non sottopongono i bambini a utili controlli preliminari e non forniscono risposte adeguate (esperienza personale, aspettiamo risposte a una lettera raccomandata da quasi due anni). E paradossalmente il governo dispone di punire proprio i genitori più responsabili e coscienziosi, i cui dubbi e le paure, essendo contestualmente cresciuto da 4 a 12 il numero di vaccini obbligatori, sono ora triplicati.

Questo decreto ha inoltre il demerito di posizionare l’Italia tra i paesi con il numero di vaccinazioni obbligatorie più elevato e un livello di informazione più basso (insieme a Romania, Repubblica Ceca, Bulgaria, ecc.), mentre in 15 paesi europei, dove il livello di informazione è più alto, non esiste obbligatorietà (Norvegia, Svezia, Germania, Regno Unito, ecc.). E’ importante ricordare che secondo il Direttore del Centro Europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie (ECDC) non c’è nessuna garanzia secondo cui l’obbligatorietà assicuri una maggiore copertura vaccinale (per ulteriori info vedere: http://www.movimento5stelle.it/parlamentoeuropeo/2017/02/vaccini-in-15-paesi.html

“Gli italiani si schierano in difesa della democrazia e della libertà, chiedendo le dimissioni immediate di un governo che si mostra disinformato, incapace e anticostituzionale”, concludono  i genitori contrari all’attuazione del decreto.