Il 18 marzo, presso il Frantoio Arbucci ad Avella, si sono riuniti 35 operatori del settore agricolo per la costituzione dell’Associazione “Valle del Clanio”.
In un tempo in cui la filiera agroalimentare è messa sempre più a dura prova dagli effetti del cambiamento climatico, da fenomeni di concorrenza sleale, da una costante crescita dei costi di gestione delle aziende e da norme europee sempre più stringenti, diventa indispensabile valorizzare la capacità di condivisione e di coordinamento per assicurare, a tutti gli operatori, diretti ed indiretti, del settore, una tenuta ed uno sviluppo.
In virtù di queste ragioni e pienamente consapevoli del valore sociale, economico ed ambientale rivestito dalle produzioni agricole, 35 tra le maggiori aziende agricole del territorio, si sono più volte ritrovate nel corso degli scorsi mesi, anche in occasione della manifestazione del settore tenutasi a Roma il 15 febbraio 2024, per unire le forze allo scopo di promuovere forme di sviluppo sostenibili in grado di assicurare, contemporaneamente, maggiore redditività alle aziende, tutela e valorizzazione delle produzioni già in essere. Tutto questo anche attraverso l’uso di nuove tecnologie e la sperimentazione di moderne tecniche agronomiche.
“Essere agricoltori oggi vuol dire confrontarsi con un mondo in continua trasformazione. Le aziende agricole del futuro saranno fortemente specializzate, faranno parte di filiere in rete, utilizzando strumenti di precisione innovativi tali da garantire elevati standard produttivi e maggiore rispetto per l’ambiente. L’agricoltura tradizionale non sparirà, ma si troverà a convivere con altri modelli di produzione” dichiara Biagio Arbucci, Presidente dell’Associazione.
Nelle prossime settimane l’associazione “Valle del Clanio” organizzerà un incontro pubblico per presentare agli altri operatori del settore, ai cittadini ed alle Istituzioni le sue linee programmatiche.