I Carabinieri della Stazione Forestale di Mirabella Eclano hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Benevento un 70enne della Valle dell’Ufita, ritenuto responsabile di gestione illecita nonché per combustione illecita di rifiuti pericolosi e non, oltre che per esercizio abusivo di attività commerciale.
Dalle verifiche, eseguite unitamente ai Carabinieri della Stazione Forestale di Castel Baronia e con il supporto di tecnici dell’ARPAC di Avellino, emergeva che il predetto esercitava l’attività di molitura di olive in una struttura da diversi anni in curatela fallimentare, senza alcuna autorizzazione all’accesso né all’esercizio dell’attività commerciale.
Nel piazzale esterno all’opificio gli operanti rilevavano:
- decine di metri cubi di rifiuti pericolosi e non pericolosi (costituiti da pneumatici fuori uso, plastica, veicoli fuori uso, ferro) alcuni con evidenti segni di una recente combustione;
- una vasca colma di acque di vegetazione con una tubazione collegata a una pompa sommersa che sversava tale rifiuto liquido nel terreno circostante;
- circa 100 quintali di sansa priva di tracciabilità documentale;
- circa 6 quintali di olio di oliva per la cui provenienza non veniva fornita nessuna documentazione attestante la tracciabilità;
- uno stabile ad uso impianto di depurazione nel quale vi erano vasche colme di rifiuti liquidi e rifiuti di demolizione costituiti in parte da onduline in eternit;
Oltre alla denuncia all’Autorità Giudiziaria, è scattato il sequestro dell’opificio e di tutte le attrezzature presenti al suo interno nonché delle aree pertinenziali per un valore economico di circa un milione di euro.