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Negli ultimi anni l’interesse turistico ha nettamente virato verso la riscoperta dei piccoli borghi. Il motivo principale è perché, dopo tanti anni di bellezze e interessi creati “ad hoc”, costruiti in base alla richiesta commerciale, la curiosità verso i piccoli luoghi da scoprire ha avuto la meglio. Il turismo italiano è la massima rappresentazione di questo fenomeno: oggi infatti è molto più semplice ricevere informazioni sulle piccole realtà, in molti casi “rivitalizzate”, recuperate. L’impegno delle Associazioni come le Pro Loco è chiave di volta in questo fenomeno. “Il nostro piccolo, antico borgo di Lauro, nella cosiddetta Bassa Irpinia, non è da meno e proprio la Pro Loco lavora, da qualche anno ormai, in questa direzione: il recupero delle tradizioni, la conservazione della memoria. La Focara del rione Vigna non è il primo evento, non sarà neanche l’ultimo. Si tratta di una tradizione antica, preservata dall’intimità del quartiere, che precede la festa patronale in onore di san Sebastiano distante dal traffico delle aree circostanti, ma che negli ultimi anni ha perso un po’ del suo vigore sociale. In passato, comunque, è stato motivo di aggregazione per i nuclei rurali che vivevano intorno allo spettacolare Castello e, come in tanti altri posti (e in altre occasioni) ha segnato il calendario delle feste e delle celebrazioni. La Focara appartiene al bagaglio tradizionale e culturale del nostro paese, è parte integrante del ricordo. Anche quest’anno sarà rituale, con la differenza che sarà condivisa con un’intera comunità accompagnata dal Gruppo popolare e Bottari. Tradizioni come questa meritano di essere preservate, diffuse e tramandate alle future generazioni. Quelle lanciate verso il futuro, ma con i piedi ben piantati a terra, come le radici di un albero secolare. Ecco: è questo il valore della memoria.”