L’ultima uscita del presidente Biancardi in risposta alla nostra nota farebbe sicuramente invidia al celebre romanzo collodiano, un mix tra fiabesco e fantascienza. Abbiamo cercato di dare risposta alle sue parole:
O ha una conoscenza scarsa dei territori della Provincia e delle loro dinamiche economico, sociali e istituzionali, oppure ha, realmente, una percezione distorta della realtà.
Prima di continuare, tenevamo a ricordare e a precisare che il PD nel Vallo di Lauro elegge sindaci e consiglieri di maggioranza e di minoranza. Forse il Presidente ha memoria corta, ha già dimenticato che lui stesso è stato eletto con voti di consiglieri tesserati al nostro partito.
Aspettiamo con ansia ancora di conoscere ufficialmente l’appartenenza partitica del Presidente, se realmente ne esiste una o più di una.
In realtà con la sua natura qualunquista e trasformista ha la possibilità di sedere a più tavoli contemporaneamente (circolo della quaglia e i circoli della sogliola).
Tornando alla questione principale, invece, è necessario chiarire alcuni punti fondamentali.
1. Lo stesso presidente, innanzitutto, non ha rispettato i tempi, avanzando una, tra l’altro inconsistente, proposta solo successivamente all’avvenuta concertazione da parte dei sindacati in merito alla questione. Avrebbe dovuto, a nostro avviso, non solo rispettare quelli che erano i tempi, ma precipuamente, come già abbiamo detto gli scorsi giorni, chiedere ed ascoltare i pareri di amministratori, rappresentanti locali che vivono quotidianamente le difficoltà di questi luoghi
2. A quanto pare il Presidente, oltre che con i tempi, non ha un buon rapporto nemmeno con i numeri, con la matematica. Come da lui sostenuto il Vallo di Lauro abbraccerebbe, demograficamente parlando, un bacino di utenza di 180mila unità. Si è sbagliato di qualche zero. Anche se così fosse non ha però tenuto conto di un dato fondamentale di cui tutti i giorni se ne parla. Di queste 180mila unità (se è vero quello che dice, non sappiamo da quali studi lui prenda spunto)la maggioranza sarebbero adulti ed anziani. Un paese, l’Italia, che invecchia inesorabilmente, dove le morti sono più alte delle nascite. Per non parlare delle nostre periferie, dove attività commerciali a stento riescono a sopravvivere e ad andare avanti. Territori di confine, i nostri, che a mala pena riescono a tenere in vita, in termini di iscrizioni, i già presenti Istituti scolastici. Sinceramente, facciamo fatica a comprendere tale posizione, sembrano parole di una persona che abbia fatto per la prima volta la sua comparsa sul pianeta Terra.
3. Il Presidente, ancora, oltre che con i tempi e la matematica, ha un brutto rapporto anche con la geografia quando fa riferimento ai confini del Vallo.
4. Alla nostra considerazione aggiungiamo quella del sindaco di Domicella, il quale ricorda a Biancardi le linee guida regionali sul dimensionamento scolastico “quando Biancardi chiede alla regione di tornare indietro sulle decisioni prese, dimentica che le linee guida regionali sul dimensionamento scolastico impongono di evitare la duplicazione di indirizzi omogenei sullo stesso territorio”.
Noi, come democratici del Vallo di Lauro, auspichiamo che i sindaci dei nostri territori trovino l’occasione per riunirsi intorno a un tavolo per cercare di trovare, insieme ai consiglieri regionali irpini e all’assessore regionale Fortini, la migliore soluzione possibile e abbandonare particolarismi e idee di venditori di fumo.
Cogliamo l’occasione per ringraziare l’ex consigliere provinciale Buonfiglio Tommaso perché, finalmente, nel Vallo di Lauro si sta concretizzando, attraverso interventi su strade provinciali, quanto da lui programmato.
Siamo in attesa che vengano effettuati i lavori presso il liceo scientifico di Lauro.
Altro che “le avventure di Pinocchio” queste è frutto del nostro lavoro che altri, con scelte scellerate, cercano di vanificare.