“Ancora una volta sono costretto a rispondere al consigliere provinciale ripescato Tommaso Buonfiglio, che in una migliore tradizione machiavellica si intesta risultati che non gli appartengono assolutamente, anzi, sono frutto di mesi di contatto tra gli amministratori locali e la Provincia, ben prima che il nostro Buonfiglio fosse ripescato tra gli scranni di Palazzo Caracciolo”. Inizia così la nota del dirigente provinciale del Mir Giuseppe Rubinaccio, l’ esponente del centrodestra bacchetta il consigliere provinciale del Pd che qualche giorno fa si è ascritto la segnalazione di gran parte degli interventi per circa un milione di euro che da Palazzo Caracciolo arriveranno nei prossimi mesi nel Vallo di Lauro per viabilità e istituto scientifico. “Per amore di verità-spiega Rubinaccio- e’ giusto che tutti i cittadini sappiano che quella per la viabilità e le scuole è una battaglia vinta da parte dei territori. Basta raccontare favole e fare gli avvelenatori di pozzi, basta con questa commedia che ricorda tanto la famosa vendita della Fontana di Trevi, Buonfiglio mente sapendo di farlo, ma non gli consentiremo di prendere in giro i cittadini e soprattutto mortificare il lavoro compiuto per il Vallo di Lauro in tutti questi mesi”. Rubinaccio continua: “Parto dalla viabilità provinciale di Quindici, il mio paese. Ebbene, qualche mese fa c’è stato un sopralluogo congiunto della Provincia per verificare proprio lo stato della viabilità, quello a cui il Comune di Quindici ha partecipato con la presenza del primo cittadino Eduardo Rubinaccio, che ha dato un importante contributo per risolvere la problematica in questione”. Per l’ esponente del centrodestra è davvero paradossale che uno dei più strenui sostenitori del referendum del 4 dicembre voluto da Renzi oggi esalti il ruolo della provincia: “Questo già sarebbe emblematico della coerenza di certi personaggi. Oggi esalta la Provincia che se non fosse stato per gli italiani, il suo leader Renzi avrebbe cancellato a suon di referendum. C’è poco da esultare da parte sua. Bisogna essere solo grati al lavoro di Mimmo Gambacorta e di quanti come i tecnici di Palazzo Caracciolo hanno avuto il coraggio di sforare anche le rigide norme che hanno voluto il PD e i suoi compagni in Europa. Voglio concludere semplicemente ricordando a Buonfiglio e ai suoi compagni Santaniello e Iovino che dopo le tante bufale dette fin ora non possono che chiedere l’ asilo politico a San Michele di Serino”.