Vanno a un funerale: bloccate in strada, violentate l’una di fronte all’altra e impiccate

Vanno a un funerale: bloccate in strada, violentate l’una di fronte all’altra e impiccate

La coppia era sposata da tre anni, per il macabro delitto arrestati otto uomini tra i 18 e i 53 anni.
Erano uscite di casa per recarsi al funerale del padre di una di loro ma lungo la strada si sono imbattute nei loro carnefici che le hanno bloccate, stuprate una di fronte all’altra e infine impiccate. È la drammatica storia di una coppia di donne compagne di vita, la 32enne Joey van Niekerk e la 30enne Anisha, scomparse del dicembre scorso e ritrovate semicarbonizzate lungo una strada vicino alla città natale della coppia, in Sudafrica, dove si stavano recando.
Vanno a un funerale: bloccate in strada, violentate l’una di fronte all’altra e impiccateL’allarme era stato lanciato dai parenti che non le avevano viste arrivare ​​alla cerimonia di sepoltura a Pretoria e non erano nella loro casa di Mooinooi, nel nord-est del paese.

Vanno a un funerale: bloccate in strada, violentate l’una di fronte all’altra e impiccate
LA VICENDA

Come accertato dalle successive indagini della polizia, le donne sarebbero state bloccate da uomini armati lungo il tragitto, sequestrate e portate in alcuni container in un magazzino e qui stuprate a turno sotto la minaccia delle armi e infine impiccate. Poi i loro copri sono stati cosparsi di acido e dati alle fiamme. Per il macabro delitto sono stati arrestati e accusati otto uomini tra i 18 e i 53 anni, accusati avario titolo di aver avuto un ruolo nell’assurda vicenda. I capi di imputazione son di omicidio, stupro, sequestro di persona, rapina e possesso illegale di armi da fuoco.

Secondo gli inquirenti, durante le ore del sequestro le due, sposate da tre anni, sono state costrette anche a firmare un contratto sotto la minaccia delle armi. Alcuni degli accusati poi si sono impossessati dei loro averi facendo spese e infine con le chiavi sono andati nella casa fattoria delle due per razziarla. A scoprirli i parenti delle vittime che erano andate a cercare le donne. “Quando siamo arrivati lì, uno degli accusati era lì. Ha affermato che Anisha e Joey gli avevano consegnato le chiavi di casa. Non lo farebbero mai. Se dovessero lasciare la fattoria, le darebbero ad un buon amico nella zona”, hanno raccontato i familiari.