Manifesti pubblicitari e roulottes preannunciano l’arrivo a Scafati, dal primo al 10 marzo, del circo Miranda Orfei / Darix Martini, dopo aver fatto già tappa a Salerno nel mese di febbraio. Quello che i circensi definiscono “uno spettacolo di lunga tradizione” è, per gli animali, la totale assenza di libertà, un’intera vita passata a sognare guardando attraverso gabbie, sbarre, recinti. Alla prigionia a vita, come se non bastasse, si aggiunge l’addestramento forzato: solo la paura delle punizioni può spingere un animale a comportamenti totalmente contro natura, patetici e disperati, frutto di minacce e violenze, come testimoniato da numerosi lavoratori e da video facilmente reperibili su Youtube. Gli animali al circo perdono tutte le caratteristiche dei selvatici ed in questi luoghi di detenzione diventano l’ombra di se stessi.
Anche a Scafati ribadiamo il nostro fermo dissenso contro uno spettacolo che probabilmente strapperà qualche sorriso agli ignari bambini ma che costringe gli animali ad una vita di catene, viaggi estenuanti, addestramenti brutali, metodi coercitivi. Animali appartenenti a specie che in natura si spostano lungo percorsi di centinaia di chilometri, nei circhi passano l’intera vita negli squallidi vagoni-gabbia dei camion che li trasportano ed il risultato è la noia, la frustrazione e chiari segnali stereotipati. Dove c’è un animale recluso c’è sempre sofferenza e sfruttamento: è l’empatia il valore da trasmettere ai bambini, non uno show altamente diseducativo per i più piccoli, che lo vedono come una vera e propria legittimazione della sopraffazione del più forte nei confronti del più debole, dell’uomo su tutti gli animali.
Come preannunciato dal sito PassioneCirco.net, saranno presenti “dall’elefante maestoso e gentile alla giraffa che fa sfoggio della sua incredibile altezza con eleganza e leggiadria, dall’ippopotamo dalla incredibile enorme bocca al numero delle tigri, enormi carnivori dalle movenze leggere e dalle fauci temibili, e poi ancora emù, struzzi, zebre, esotici bovini, i velocissimi e enormi cammelli, i cavalli della grande tradizione equestre e molti altri“. Quello che i circensi non dicono è che le temperature fin sotto lo zero degli ultimi giorni sono fonte di un ulteriore tormento per animali che in natura vivono nella savana africana, non certo sotto la neve. Elefanti, giraffe, ippopotami, tigri, zebre, cammelli e molti altri esotici provengono da zone caldissime, nelle quali è impossibile registrare il gelo che sta colpendo in questi giorni anche il Sud Italia e soffrono terribilmente il freddo.
Durante la permanenza a Salerno, oltre a presidi di protesta e sensibilizzazione, abbiamo raccolto numerose lamentele di cittadini che segnalavano situazioni d’intralcio al traffico per attività di volantinaggio agli incroci e rotatorie cittadine ed abbiamo provveduto a denunciare a Polizia Municipale ed ufficio preposto del Comune questi comportamenti, che possono facilmente creare distrazioni ai conducenti, oltre al problema delle affissioni abusive, tipica delle attività circensi. Nonostante la sensibilità su queste tematiche sia in continua crescita, con l’attuale normativa lo Stato italiano elargisce ai circhi con animali cifre elevatissime dal Fondo Unico dello Spettacolo. Solo per il 2017 sono stati stanziati ai circensi oltre tre milioni di euro, un privilegio concesso solo a loro. Siamo certi che anche Scafati, guidata dalla Commissione straordinaria presieduta dal prefetto Giorgio Manari, è pronta per promuovere una nuova concezione del circo: rivoluzionario, poetico, fatto di musica, suoni e luci, tra giocolieri, contorsionisti, equilibristi, acrobati e clown. Un circo che metta in luce solo la bravura dei suoi artisti, un circo umano, l’unico in linea con una società che si definisce civile.