“Vendo foto, non mie, di mia moglie, senza viso naturalmente. Non mi giudicare male perché lo facciamo solo per bisogno, non per piacere”. Sui social network si legge di tutto. Ma quando scorgi una confessione del genere, anche l’occhio più allenato si ferma un istante a pensare. Paolo (nome di fantasia per tutelarne la privacy) è un ragazzo di circa 35 anni che abita in un piccolo Comune nel sud della provincia di Ancona. Un padre e marito innamorato dei figli e della compagna, cresciuto con sani valori, ma costretto ad imboccare strade che fino a qualche tempo fa non avrebbe mai immaginato di percorrere. Per anni ha lavorato come operaio specializzato in un’azienda alle porte di Ancona Poi la ditta è sprofondata nel baratro della crisi e con essa anche il sogno di Paolo di comprare una casa. Tutto ha inizio un giorno di due anni fa, mentre era seduto a tavolino con la moglie passando in rassegna uno dei tanti siti di annunci in cerca di occupazione. Scorrendo l’elenco, si è imbattuto nell’inserzione di una donna che offriva autoscatti osé a pagamento. Si sono guardati negli occhi e hanno deciso anche loro di provare. Si è aperto un mondo a luci rosse dove lo scambio di immagini dietro compenso è solo la punta dell’iceberg. Gli acquirenti “sono per la maggior parte uomini sui 50, 60 anni”. A volte “capita che qualcuno chieda qualcosa di più, come l’invio di intimo usato, poter assistere a un amplesso via webcam o peggio. Poco fa mi ha chiamato un signore disposto a pagare 100 euro per una prestazione”.