Non passa giorno che non si verifichino episodi di brutale violenza, ai danni di controllori, sui treni, mezzi pubblici urbani ed extraurbani, metropolitane ecc., che “osano” chiedere il biglietto a cittadini stranieri, generalmente extracomunitari clandestini , aspiranti profughi o profughi, che pretendono, in percentuale altissima, di viaggiare senza biglietto, quasi che a loro tutto fosse dovuto. Una violenza inaudita che mette in serie difficoltà chi, soprattutto nelle aree periferiche, svolge il proprio difficile lavoro: controllori feriti, anche seriamente, insultati, danni ai mezzi. Questa è la realtà quotidiana, di cui sono protagonisti tanti “ospiti” che hanno imparato subito la parola “diritti” ma che sembrano non conoscere le parole “rispetto”, “gratitudine”, “legalità”, certi che le loro gesta, rimarranno impunite. Cos’ ha dichiarato il Presidente del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto. Gli italiani pagano il biglietto, compresi gli anziani ed i pensionati, i senza lavoro ecc., altrimenti subiscono le sanzioni previste. Perché questo non dovrebbe valere, nei fatti, non solo in teoria, per questi stranieri? Servono maggiori controlli di Polizia sui mezzi di trasporto pubblico – ha continuato de Lieto – e soprattutto servono pene dure ed esemplari, per chi aggredisce un lavoratore impiegato in un pubblico servizio, come il controllore e danneggia mezzi pubblici o beni pubblici. Se i signori clandestini o altri soggetti, comunque ospiti nel nostro Paese, non hanno di che pagare il biglietto, vadano a piedi, come sono costretti a fare milioni di italiani. Con il lassismo – ha concluso il Presidente del LI.SI.PO. – e con il giustificare, talvolta, a tutti i costi, non solo di violenze su persone o cose, ma di comportamenti comunque incivili, si fa un danno al nostro Paese, ai nostri cittadini ed agli stessi protagonisti di violenza, che non si renderanno mai conto appieno, che hanno la fortuna di trovarsi nel nostro Paese e che questo impone comportamenti rispettosi del normale vivere civile e delle nostre leggi.