Continuano le richieste di tutela che l’Asso-Consum di Avellino sta ricevendo in merito alle richieste di pagamento che, attraverso la Crearci Srl, l’Acs sta recapitando: si tratta, infatti, di bollette per le quali sembra ragionevole ritenere trascorso il termine di prescrizione.
L’articolo 10 del capitolato di appalto stipulato tra le due società determina, però, l’obbligo per Acs di pagare, comunque, da un lato, un agio (pari al 5,85%) sulle somme effettivamente riscosse e, dall’altro, una quota fissa sulle somme non riscosse pari a € 19,50 per ogni singola utenza: maggiori i solleciti, quindi, più alti gli incassi per l’aggiudicatario, non per Acs.
La scelta, ancorché legittima e nella piena disponibilità della Società, presta, però, il fianco a critiche sul piano della opportunità davvero degne di nota.
E’ bene chiarire, infatti, che si discute di tentativo stragiudiziale di recupero rispetto al quale, davvero, non si comprende il perché la Società abbia deciso di attingere all’esterno senza verificare la possibilità di procedere con personale interno. Non convince la replica degli organi di governo che, sul punto, rilevano l’assenza di professionalità interne e tanto perché si discute di attività (semplice richiesta stragiudiziale) che non sembra richiedere particolari peculiarità professionali.
Sembra, di contro, ampiamente ipotizzabile che le somme da riconoscere all’appaltatore per partite inesigibili costituiranno la fetta più grande delle somme riscosse. Di tanto sembra essere consapevole anche la Società che precisa in capitolato che “in ogni caso, le somme che dovranno essere riconosciute per partite inesigibili non potranno eccedere quelle risultanti dall’attività di recupero crediti”. In pratica, a titolo esemplificativo: se la Società recupera un milione di euro sui sessanta previsti, su quel milione paga l’agio del 5,85% oltre a € 19,50 per ognuna delle utenze (decine di migliaia) relative ai restanti 59 milioni non riscossi. In tal caso, le somme cui avrebbe diritto la Società Crearci s.r.l. supererebbe ampiamente il milione riscosso per cui la necessità di porre un limite, come innanzi detto, nel tetto delel somme riscosse.
Asso-Consum Avellino ritiene, quindi, che gli utenti debbano essere tutelati da questa vicenda e mette a disposizione i propri legali presso la sede di via Guarini n. 102 (assoconsum.avellino@gmail).
Ritiene, altresì, che coloro che dovrebbero far sentire la loro voce sono innanzitutto gli Enti comunali, soci della Acs, esposti, in tale qualità, a possibili conseguenze in tema di danno erariale nei sensi di cui al Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica.