La Regione non ha i 65 milioni necessari a finanziare la misura 6.1.1 “primo insediamento”. Dopo quattro anni di attesa per la definizione delle graduatorie, tutto finisce in un grande fallimento.
Lo dichiara il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Vincenzo Ciampi.
“La mia interrogazione alla giunta regionale svela un nuovo flop di De Luca. Quanti inganni sulla pelle degli agricoltori soprattutto delle aree interne. Non ci sarà dunque un finanziamento specifico per le domande di primo insediamento. Siamo all’ennesima presa in giro del mondo dell’agricoltura, ed è tanto più grave se si tiene conto che proprio i finanziamenti destinati ai giovani agricoltori sotto i quaranta anni che per la prima volta intendevano insediarsi in aziende agricole, rimarranno inevasi. La mia interrogazione sui ritardi del pagamento dei contributi alle aziende che hanno fatto richiesta con il cosiddetto Psr, fa scoprire ancora una volta i ritardi che ci sono stati nell’esame delle domande presentate. E soprattutto che non c’è copertura finanziaria per le domande presentate. Mancano 65 milioni per i primi insediamenti. La Direzione generale, con grande onestà intellettuale spiega anche che sta alla giunta, al decisore politico, reperire fondi per pagare il solo premio di primo insediamento che richiede qualcosa come 65 milioni (che, spiega la Direzione generale agricoltura non sono imputabili alle risorse comunitarie).
E qui si rivela il grande flop. Ricapitolo l’argomento. In sostanza le due misure la 6.1.1. (riconoscimento del premio per giovani agricoltori che per la prima volta si insediano come capo azienda agricola) e la 4.1.1 (incentivazione degli investimenti produttivi in agricoltura) non sono finanziate separatamente, quindi l’Europa non riconosce un finanziamento ad hoc per i primi insediamenti. La Direzione generale mi ha anche segnalato che si sta provando a sostenere presso la Commissione europea per il futuro una specifica premialità di punteggio per quei giovani che si sono insediati (primo insediamento) con adeguate conoscenze e competenze ed abbiano meno di 40 anni. La Direzione generale per le Politiche agricole rispondendo alla mia richiesta di conoscere se saranno successivamente finanziate le domande ammissibili ma non finanziabili per esaurimento della dotazione finanziaria, ha altresì spiegato che si è in fase di negoziazione con la Commissione europea per la modifica del piano finanziario del Psr Campania allo scopo di reperire altri 21 milioni.
Ma stiamo parlando del futuro. E oggi? E’ come se si fosse fatto un bando specifico per i giovani che si insediavano per la prima volta senza avere la copertura finanziaria dell’Europa. E non si tratta di una questione che riguarda poche aziende. La valutazione di regolarità ha riguardato 931 domande in totale, di cui 728 ammesse a finanziamento e 203 domande ammesse ma non finanziabili. La commissione centrale ha poi delegato agli uffici provinciali le verifiche: ad Avellino 298 domande valutate e 16 irregolari; a Benevento 185 valutate e 16 irregolari e 46 con discrasie; a Caserta 52 domande e una irregolare; a Napoli 40 domande e nessuna irregolare; a Salerno 180 domande, 57 irregolari e 55 con discrasie. Alla fine sono risultate ammesse 754 domande: ad Avellino 268, a Benevento 21, a Caserta 46, Napoli 37 e a Salerno 186. Questa vicenda segna un’altra batosta per l’Irpinia e le aree interne dopo quelle registrate nella sanità e nei trasporti”.