Il mancato pagamento della quattordicesima ma soprattutto la mancanza di garanzie per il futuro dei pagamenti, in assenza di liquidità di Irpiniambiente. E’ questo il nodo centrale che preoccupa sindacati e lavoratori. Una liquidità assente causa del mancato pagamento da parte di diversi comuni irpini del servizio di raccolta, spazzamento e smaltimento effettuati da Irpiniambiente.
“Una situazione paradossale con l’Ente che non riesce a far fronte al pagamento dei lavoratori per le spettanze dovute visto che si ritrova con un servizio erogato ma con alcuni Comuni che ad oggi risultano morosi – afferma Vincenzo Mango, Segretario provinciale della FIADEL Cisal – che prosegue – “Una situazione preoccupante dalla quale si deve uscire ed anche in tempi brevi. Per discutere della vicenda, un nuovo capitolo, un nuovo passo è rappresentato dall’incontro su convocazione dell’Ato presso la sede dell’Ente a collina Liguorini di Avellino. Argomento centrale per noi partecipanti sarà la gestione integrata dei rifiuti urbani nell’Ato Avellino. Un incontro a cui prenderanno parte il Presidente della provincia Domenico Biancardi, quale azionista unico di Irpiniambiente, l’Amministratore Unico di Irpiniambiente Sperandeo e la nostra organizzazione sindacale con le altre sigle”.
Come superare queste difficoltà? La risposta di Vincenzo Mango della FIADEL Cisal è chiara: “Partendo da una riconferma dell’affidamento dei servizi in house, definendo il bacino di affidamento ATO e facendo leva sulla raccolta differenziata e riciclaggio (quindi economia circolare da cui nasce un rapporto biunivoco tra concorrenza e tutela dell’ambiente, più riciclaggio e meno inquinamento e ovviamente più risparmio) in considerazione che l’ATO ha già progettato la realizzazione di un impianto Biodigestore auspichiamo che attraverso una ricostruzione degli assetti istituzionali, delle caratteristiche degli operatori e attuali configurazioni e performance di mercato in termini di strutture produttive si giunga ad importanti, incisive, linee di riforma su breve e medio termine. La finalità è il superamento delle criticità concorrenziali ed ambientali. Mi auguro che dall’incontro che terremo martedi 21 luglio presso la sede dell’ATO possano emergere elementi su cui discutere per tentare da subito di risolvere la questione della morosità dei comuni associati. Inoltre, con l’avvio dei lavori per la realizzazione di un impianto Biodigestore si aprirebbe un ciclo nuovo di economia circolare, riducendo costi e ottenendo benefici per l’ambiente. Come sindacato ci auguriamo che il Presidente della Provincia, azionista unico di Irpiniambiente, si adoperi con una ricapitalizzazione che possa essere utile al pagamento delle spettanze arretrate dei lavoratori”.