Platea numerosa e grande entusiasmo per il film documentario di Rocco Cosentino in cui l’attrice campana Francesca Amodio interpreta il ruolo della giovane nobildonna vissuta alla fine del 1400
Una numerosa platea di spettatori e autorità pubbliche ha accolto l’anteprima nazionale, alla 75° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, del docufilm “Violante Bentivoglio Malatesta e il Palazzo Pretorio di Cittadella”.
Il prestigioso Spazio Espositivo della Regione del Veneto, nella cornice dell’Hotel Excelsior, ha ospitato l’evento dedicato alla presentazione, in anteprima assoluta, di tre spezzoni del film documentario interamente girato nella città murata situata in provincia di Padova. Cittadella e Violante Bentivoglio Malatesta, che ha il volto di Francesca Amodio, già interprete nel film Premio Oscar “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino, sono le protagoniste di un progetto di grande valenza culturale, turistica e storico-divulgativa. La giovane attrice veneta, di origini campane (di Telese Terme – Bn – le origini materne; di Pimonte – Na – quelle paterne) ha magistralmente interpretato il personaggio della giovanissima nobildonna vissuta alla fine del 1400 tra le mura di Palazzo Pretorio. Nel cast artistico Cristina Chiaffoni, Daniela Berto e Luca Boscolo.
Alla presentazione hanno preso parte il regista Rocco Cosentino, il Sindaco di Cittadella Luca Pierobon e l’Assessore alla
“Ancora non è del tutto chiaro il percorso che mi ha portato a realizzare il progetto del docufilm. Questo perché tutto è accaduto per delle incredibili casualità e concause che si sono succedute e miscelate, quasi come una pozione alchemica e magica”. Così il regista Rocco Cosentino, quest’ultimo ha curato anche soggetto e sceneggiatura del film documentario prodotto dalla GoldWingFilm, parla della realizzazione di questo progetto che si avvale del patrocinio del Comune di Cittadella e del sostegno della Regione Veneto.
“Il risultato – commenta ancora – è stato quello di avere realizzato un docufilm che permette allo spettatore di viaggiare tra realtà, finzione, storia, esoterismo, cultura e tanto altro. In questo specifico, non comprendiamo più chi è l’attore o il personaggio reale, se la parte recitata fa parte di un copione o se si stia realmente interpretando una fiction. Tutto ciò per specifica scelta registica e stilistica.”
La troupe cinematografica ha trascorso una settimana nella città murata “raccontando” della giovane moglie di Pandolfo Malatesta, detto il “Pandolfaccio”, tra scorci paesaggistici mozzafiato, mura, vecchie chiese e antichi palazzi.
Si tratta quindi di un progetto ambizioso mirato a porre ancora più l’attenzione su una città unica al mondo come Cittadella, che si fregia del Marchio Europeo di Qualità e alla quale si affianca la storia di una giovane e bellissima nobildonna, sposa di Pandolfo Malatesta, la cui enigmatica e affascinante figura storica ha sfidato i secoli e rivive oggi, lasciando quasi percepire una sua viva presenza. “Questo ci permette di immaginare che – aggiunge concludendo, Cosentino – ancora oggi, perché no, la sua presenza e la sua anima possano dimorare all’interno delle austere mura di Palazzo Pretorio, sua antica magione e luogo di vita, che probabilmente, chissà, hanno potuto racchiudere anche giovanili e segrete passioni.”
La produzione e il regista stanno completando la post-produzione e a breve sarà possibile visionare il film nei cinema.