E’ stato rinviato a giudizio dal gup di Catanzaro con l’accusa di violenza sessuale su 15 ragazzi di età inferiore ai 14 anni l’ex parroco di Belcastro don Roberto Mastro. Viene così accolta la richiesta della Procura della Repubblica e delle parti civili, tra le quali c’è anche il comune di Belcastro, borgo di poco più di mille abitanti in provincia di Catanzaro. Il processo avrà inizio il 10 aprile prossimo. A mettere nei guai l’ex prelato, che è stato parroco di Belcastro dal 2007 al 2010, la denuncia presentata dai genitori di una delle presunte vittime, che diede poi avvio all’’inchiesta della Procura di Catanzaro.
La vicenda ha avuto un rilievo a livello nazionale, quando lo scorso settembre, nel 30° anniversario di sacerdozio del nuovo parroco della cittadina, don Franco Lorenzo, chiamato a sostiture proprio don Roberto Mastro, il sindaco del paesino, Severino Ciaccio, lanciò un duro monito: “La pedofilia ha avuto un grosso impatto sulla nostra comunità. E quello che è ancora più condannabile non è il reato in se stesso, ma la condotta indegna con cui questa situazione è stata gestita dai quadri dirigenziali della nostra Chiesa”.
A quella celebrazione non partecipò monsignor Domenico Graziani, il vescovo della Diocesi di Crotone, ma era presente monsignor José Rodríguez Carballo, segretario della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, nominato da Papa Francesco arcivescovo della sede soppressa di Belcastro, il quale giustificò l’assenza dell’altro alto prelato: “La Chiesa accompagna questa situazione con molto dolore, ma nel pieno rispetto sia per le presunte vittime che per la giustizia. Ecco perché il vescovo di Crotone non se l’è sentita di venire”.