Convegno di studi nella Sala Convegni del Santuario della Vergine Consolatrice del Carpinello con illustri ospiti e relatori, organizzato dall’associazione Ex Allievi Pro-piccola Opera della Redenzione. Il prof. Leonardo Bacchetta, noto economista dell’università Tor Vergata di Roma, intervistato dal giornalista di Sat 2000, Antonio Soviero ha risposto a tante domande sulla figura del Servo di Dio “Padre ARTURO D’Onofrio” prossimo alla santità a Dio piacente. Il prof. Bacchetta relazione su un libro scritto da Padre ARTURO appena sacerdote. Ordinato nel 38 a Tortona e fondatore della Piccola Opera nel ’43 per ospitare gli orfani della guerra. Nel 1945 scrive questo volume, strappato all’incuria del tempo e 70 anni dopo viene ristampato e presentato oggi. Il padre degli orfani parla della crisi di allora in cui si trovava l’Italia dell’appena dopo conflitto mondiale. Si parlava di valori, la famiglia ma anche della ricostruzione morale e materiale. Era l’Italia che aveva lasciato dietro di se le macerie causate dal nazifascismo e non solo. Padre ARTURO da giovane sacerdote si poneva molti interrogativi ma a modo suo superando molti ostacoli riusciva a darsi anche molte risposte. Molti ospiti, non tutti per fortuna, hanno cercato di dare un etichetta a ciò che pensava 70 anni fa Padre ARTURO con le ideologie attuali. Presente al Convegno Padre Beniamino Depalma, vescovo di Nola, e molti ex alunni e benefattori dell’opera, come il noto imprenditore di San Vitaliano, Vitaliano Spiezia, Don Ciro Biondi, il notaio Emilio Ruocco, il prof. Fioravante Meo, il sindaco di Visciano Pellegrino Gambardella, che é anche presidente dell’associazione Ex Allievi e numerosi amministratori del territorio. Per l’occasione si è annunciato dell’iniziativa da realizzare sulla bretella dell’A16 Napoli-Bari a Tufino. Si tratta di un monumento in acciaio dedicato a Padre ARTURO. L’area è in comodato d’uso da parte della Città Metropolitana di Napoli ai comuni di Tufino e Visciano. Opera commissionata dagli ex Allievi e che verrà realizzata con il contributo spontaneo di amici e benefattori anche dall’estero. Nicola Valeri