In realtà prendendo atto del delicato tema in discussione, su proposta del Presidente del Consiglio Comunale, Bartolomeo Perna, si è preferito rinviare l’ordine del giorno che prevedeva la discussione e il voto che avrebbe dovuto riformulare l’articolo dello Statuto comunale sul numero legale della seduta consiliare in merito ai consiglieri presenti; 7, compresa l’opposizione con le norme vigenti, mentre il sindaco con l’attuale maggioranza vorrebbe portarlo a 4+1 compreso il sindaco. Su tale ipotesi si oppone Risveglio Civico (una delle 2 opposizioni) che parla di decisione antidemocratica ideata da “una maggioranza in fibrillazione al suo interno e che sarebbe l’unica scorciatoia a risolvere contrasti tra consiglieri”. Ma la maggioranza con qualche distinguo al suo interno resta ancorata alle proposte del sindaco dei 4+1 presenti, compreso il sindaco, affinchè la seduta sia valida. Ora da quanto è dato sapere nel prossimo consiglio, dopo l’ampia e accesa discussione di ieri, sarà riproposto per il voto e l’approvazione, da cui il sindaco, Gianfranco Meo, ha detto di non ammettere più ripensamenti e motivando l’esigenza di una Macchina Comunale più snella e meno burocratica. Quindi sul 4+1, fa sapere il primo cittadino, non ci si sposta. Argomento, che senza dubbio sarà l’argomento principale di discussione in paese, in circoli, bar e Piazza come in passato è stato il cimitero, roghi agricoli ed altro che spesso queste discussioni si trasformano in pettegolezzi e teatrino la domenica mattina. L’altro tema, non secondario a nostro avviso, è la decisione del direttore della filiale Intesa San Paolo-Banco di Napoli che ha sospeso dal 25 ottobre 2018 le operazioni interne come il pagamento di pensioni ed altre operazioni mettendo in difficoltà correntisti, oltre 1000 e pensionati per di più anziani. Fatto grave che ha spinto il capogruppo di VISCIANO LIBERA, Avv. Giovanni Conte a scrivere al presidente del Consiglio Comunale Perna e al sindaco per chiedere la calendarizzazione in Consiglio ed assumere una deliberazione in proposito. Discussione che c’è stata e alla unanimità si è deciso di inoltrare ad Intesa San Paolo con una delibera di giunta la protesta e a ripristinare il servizio originario anche perchè è difficoltoso chiedere a pensionati e cittadini di servirsi del servizio BANCOMAT che poi è all’esterno della banca e all’intemperia e di più incustodito nonchè proibitivo nelle ore serali. Poi bisogna fare i conti, come scrive il consigliere Conte, che questi anziani sono soggetti sensibili di truffa e raggiri perpetrati in paese ultimamente. Nicola Valeri