L’evento, realizzato dal Comitato festa si è tenuto davanti al Sagrato del Santuario e presentato da Felice D’Onofrio e Emanuela Carifi. Il concerto e coro lirico sinfonico di Martina Franca diretto dal maestro Pasquale Liezzi ha eseguito musiche di Verdi, Bellini, Puccini, Schubert, Asror Piazzolla e repertorio napoletano con soprano, tenore, baritono e basso. Orchestra tra le più rinomate in Italia. Scenografia con sfondo la basilica dedicata alla Madonna del Carpinello la cui festa ricade la penultima settimana di luglio con artistiche luminarie, bande musicali e fuochi il venerdì (ultimo giorno). Quest’anno il comitato è presieduto da Pellegrino La Manna che con figli, fratelli e tanti amici si e prodigato per una festa tradizionale e ricca di novità. Una delle quali è la Carezza del Padre in onore del nostro Servo di Dio “Padre Arturo D’Onofrio”. Di lui e del suo carisma hanno parlato oltre al professore Masullo, Madre Rosa Fontanive che conobbe Padre Arturo nel 1953 in Svizzera e poi in Veneto.
Madre Rosa è successa a Madre Anna Vitiello, fondatrice con Padre Arturo delle congregazione delle suore Piccole Apostole della Redenzione. Madre Rosa è cugina di Papa Albino Luciani (Giovanni Paolo I) che da Cardinale e Patriarca di Venezia prima di essere elevato al Voglio Pontificio visitò il nostro Santuario. Altro testimone Vittorio Manfellotti, benefattore insigne che da un cinquantennio porta la befana agli orfanelli del Villaggio del Fanciullo. Attualmente lo fa per i bambini disabili dell’istituto dell’Annunziata di Prata P. U. in Irpinia. Altro testimone intervistato da Nicola Valeri è il geometra Barbato De Stefano. Originario di Cicciano De Stefano è noto costruttore e ha sposato una nipote di Padre Arturo. Attraverso la sua ditta edile sono state realizzate molte opere: il maestoso Campanile, l’attuale Villaggio del Fanciullo, restauro della chiesa parrocchiale, Villa del Carpine, albergo Oasi di Maria, Cappella delle confessioni e restauro Eremo. De Stefano ha accompagnato Padre Arturo in 7 viaggi tra i tanti che il Padre degli orfani ha realizzato all’estero. America Latina, India e Nuova Repubblica del Congo. Proprio in Africa l’episodio più bello. A Bruxelles, prima dell’imbarco sull’aereo per la capitale delle Nuova Repubblica del Congo – racconta De Stefano – si avvicina “un benefattore, sconosciuto per Padre Arturo, che gli consegna un offerta in denaro. È la provvidenza divina”, disse Padre Arturo. Il secondo episodio riguarda il viaggio che Padre Arturo fa nel 2000 in Colombia. Sarebbe stato l’ultimo. A Medellin nonostante la malattia che lo consumava acquisisce una certa lucidità e celebra la messa in spagnolo. Riesce a fare l’omelia senza perdere questa lucidità. Intanto altri eventi programmati dal comitato in questo luglio: il 15 luglio, alle 21 si terrà il concerto con la banda della Polizia Penitenziaria. Il 17 sacra rappresentazione de “L’Ora di Maria” di Fioravante Meo, sempre in piazza Lancellotti. La festa ufficiale inizia sabato 19 luglio con il Carro della Madonna alle 22 in piazza Padre Arturo. L’evento è realizzato in collaborazione con l’associazione culturale Il Carro. Presenta Domenico Napolitano per la direzione artistica di Nello Sgambato.
Nicola Valeri