Tragedia per una giovane coppia di Visciano che da circa un anno, subito dopo il matrimonio, si era trasferita ad Atripalda dove aveva stabilito la propria residenza e dove era già tutto pronto per accogliere l’arrivo del primo figlio. La giovane donna seguita presso una clinica rinomata irpina si era appena ricoverata l’altro giorno per dare alla luce il loro primogenito. I medici avevano già preparato la sala parto ma al momento del tracciato si sono accorti che il feto era morto prima ancora di nascere. Gli ultimi controlli alla donna erano stati effettuati qualche giorno prima e nulla faceva presagire alla tragedia che ha sconvolto la serenità della donna e del marito oltre che dell’equipe medica. Dopo i primi attimi di sconforto immediatamente la coppia ha deciso di denunciare l’accaduto affinché si accertasse se ci siano state responsabilità da parte dei medici affidando l’incarico di presentare querela agli avvocati Annibale Schettino e Claudio Napolitano, rispettivamente del foro di Avellino e Nola. Immediato l’intervenuto gli agenti della Sezione Volanti della Questura. La Polizia ha raccolto tutti gli elementi necessari a ricostruire la dinamica dell’accaduto, a partire dal sequestro obbligato in questi casi della carta clinica, informando immediatamente il magistrato. Sarebbero state acquisite dal racconto di familiari e sanitari indicazioni sulle circostanze del fatto. È stato aperto come da prassi un fascicolo dalla Procura della Repubblica del capoluogo, che ha disposto l’esame autoptico sul corpicino del bimbo nato morto ad Avellino ed effettuato nel pomeriggio odierno dal dottor Pianese, a cui la difesa ha affiancato il medico di parte dott. Carrella Emilio, entro 60 giorni il medico legale della Procura dovrà dare una risposta alla giovane coppia del perché il loro primo figlio è nato morto.