Il medico del Monaldi nonché consigliere di maggioranza La Cerra motiva il suo dissenso nei confronti di una maggioranza ‘prigioniera’ di un sistema accentratorio del sindaco che non riuscirebbe più a tenere coeso un gruppo uscito vittorioso nell’ultima tornata elettorale. Una situazione già denunciata da La Cerra che è stato assessore con delega alla Sanità nel primo scorcio della consiliatura, dopo di ché, come da accordo preso vi è stato un rimpasto di Giunta per cui in Giunta sono entrati altri componenti mentre l’assessore uscente ha conservato le deleghe. Ma qualcosa nel frattempo non ha funzionato e La Cerra mesi addietro in polemica con il sindaco Gianfranco Meo ha rimesso anche le deleghe come cosigliere lamentando il mancato coinvolgimento in alcune decisioni in materia di igiene e salute come gli incontri d’ambito. Si direbbe che quella di oggi sembrerebbe una resa dei conti in piena regola. Il prefetto di Napoli avrà 20 giorni di tempo per riflettere se imporre la ricombinazione del Consiglio con i medesimi ordini del giorno; rendicondazione bilancio o prendere atto e sciogliere anticipatamente il Civico Consesso e inviare un commissario prefettizio per l’ordinaria amministrazione. Nel frattempo il sindaco avrebbe 20 giorni per meditare e magari far rientrare questi malumori innescati nella sua maggioranza. Ipotesi in campo potrebbero essere un rimpasto di Giunta o altro, ma su questo vi sono bocche cucite in attesa delle prossime mosse. È la minoranza? C’è anche chi maliziosamente vocifera che qui potrebbero esserci novità. Erano presenti Conte, Rufino e Santoro, assente invece Soviero mentre erano tutti presenti i consiglieri di maggioranza. Nicola Valeri