Il professor Antonio MARFELLA, noto oncologo del Pascale di Napoli, anima l’affollata sala del Centro giovanile PAD invitando a non abbassare la guardia sull’allarme tumori in questo territorio. Il meeting, giunto alla 4° edizione, è organizzato dalle associazioni ANTA e ATAPC è stato coordinato dal giornalista del quotidiano Il Mattino Russo, al quale hanno partecipato il parlamentare della Commissione Ambiente della Camera Massimiliano Manfredi, la dottoressa Giuseppina Orefice della Commissione diocesana di Nola per la Salvaguardia del Creato e il dirigente scolastico degli istituti comprensivi di Visciano e del Parco Verde di Caivano Bartolomeo Perna. I saluti iniziali sono stati portati dal sindaco di Visciano Pellegrino Gambardella, dal presidente ANTA e ATAPC Gioacchino Iovino e dall’avvocato Angelo Coppola, in qualità di responsabile del Comitato scientifico ANTA e ATAPC. Coppola ha ricordato il ruolo e la determinazione delle due associazioni. Un ruolo fondamentale nel difendere un territorio calpestato negli anni da disegni rivelatisi nocivi per l’agricoltura e la salute. Le patologie tumorali i cui dati sono più che preoccupanti sono stati posti nella sua animosità dal prof. MARFELLA. Il noto oncologo ha ricordato la figura del magistrato Federico Bisceglia, morto qualche mese fa a causa di un incidente stradale sulla Salerno Reggio Calabria. Marfella ha raccontato un episodio personale quanto Bisceglia era pm a Nola e vari incontri su indagini sulla Terra dei fuochi. Indagini delle quali Bisceglie stava lavorando ultimamente. Sul decreto Terra dei fuochi e sulla sua efficacia è intervenuto l’on. Manfredi. Una legge fondamentale per punire con pene efficaci come il disastro ambientale. Il territorio nolano come il basso avellinese, non è immune da questi scempi. Le due discariche di Paenzano come lo stesso Stir sono solo un esempio come lo è la cava di pietra calcarea che sta divorando parte della collina che porta a Visciano. Tutti disegni calati dall’alto e da una politica collusa con interessi forti. Politica alla quale anche certi sindaci per il “dio denaro” e qualche “posto di lavoro” hanno ceduto firmando protocolli d’intesa con quella politica. Il professor Marfella ha testimoniato che questa sua battaglia l’ha pagata rinunciando o meglio estromesso dalla carica di primario. Una calunnia in quel periodo poi rivelatasi non vera. Sono tante per i poteri forti le cosiddette “persone scomode” da infangare o oscurare. Il prof. Marfella è una di queste, come don Maurizio Patriciello e magistrati come Bisceglia che diceva “ci dobbiamo fare i fatti degli altri”. In questo convegno emerge la volontà di non voltare la testa all’altra parte. Il coraggio di associazioni dedite al volontariato come ANTA e ATAPC e altre sparse sul nostro territorio, ci spronano a continuare in queste battaglie in difesa del nostro territorio. Il prof. Marfella citanto la vergognosa decisione della Finanzieri che vuole impiantare microchip per controllare i suoi operai, si chiede, “perché poi non riusciamo a identificare i bidoni tossici e radioattivi? Nicola Valeri