di Nicola Valeri
Tempi duri per gli agricoltori del paese collinare che fino al 30 settembre dovranno astenersi ad incendiare foglie secche e sterpaglie nei fondi agricoli del territorio collinare. Gianfranco Meo ha optato per la discontinuità rispetto ai predecessori che optavano per la cosiddetta finestra, o meglio creare fasce orarie in cui si potevano fare falò che spesso per colpa di alcuni spregiudicati trasgressori creavano non pochi problemi a cittadini costretti a respirare fumi nocivi per la salute. A soffrire maggiormente erano malati cronici, asmatici e con patologie gravi. In alcune ore, in cui non era consentito accendere le sterpaglie e foglie secche prontamente violati si creava una kappa di fumo nocivo che creava non pochi problemi ai cittadini costretti a sbattere finestre e balconi. Alcuni trasgressori litigavano il loro comportamento sul fatto che questo è un Paese agricolo è dunque ci domandiamo; tutto è permesso? Anche violare le leggi? Fare danno alla salute del cittadini? Il sindaco non la pensa così è ha emanato l’ordinanza con tolleranza ZERO a chi trasgredisce le regole. Multe salatissime verranno commutare dai Vigili Urbani, Carabinieri ed altre forze dell’ordine ai trasgressori pescati o segnalati a violare le norme. Ordinanza emessa anche da altri Comuni come Nola è del comprensorio nolano e basso Avellinese. Un ordinanza resa necessaria dal fatto che questi falò hanno provocato incendi più vasti con qualche vittima nel lauretano. Tolleranza Zero dunque auspicando anche che vi sia buona volontà di agricoltori, braccianti e coltivatori di collaborare tra di loro affinchè le regole siano rispettate.