Una sacra rappresentazione scritta a ideata dal noto giornalista e scrittore di storia patria FIORAVANTE MEO messa in scena alle 21,30 in piazza Lancellotti. In realta’ è il vero primo giorno festa; il calendario ufficiale va da sabato prossimo al venerdi’ successivo. Un evento che si rinnovera’ anche quest’anno per la regia di NELLO MONTANARO e attori, tutti VISCIANESI. Evento realizzato e voluto dal Comitato festa presieduto da Sebastiano Montanaro. Rappresentazione scenica ambientata tra il 1400 e 1600. Due tempi; antecedenti al ritrovamento del QUADRO e qualche secolo dopo. Era il periodo degli ICONOCLASTI, quando gli arabi invasero le nostre terre e costringevano chiese e immagini sacre. Quel QUADRO fu nascotto sotto un CARPINE per salvarlo dalla razzia degli anticristo. Fu rinvenuto casualmente da alcuni contadini stremati dal lavoro dei campi. Era il tempo del CASALE DI VISCIANO, sotto il dominio degli ORSINI. COn il quadro, di epoca BIZANTINA fu rinvenuta anche una CAMPANA e delle ampolle con olio che si rivelo’ prodigioso per gli appartati di VIDCIANO e della Campania. Da quel prodigioso evento, secondo la tradizione, nasce il culto verso la MADONNA CONSOLATRICE DEL CARPINELLO. Secoli dopo quel QUADRO fu incoronato (22 agosto 1886) e la MADONNA proclamata REGINA DEL SUO POPOLO. Nel 1943 nasce la Piccola Opera della Redenzione e Padre Arturo accoglie i primi orfanelli. Alla fine degli anni ’40ENNE nascono le due congregazioni religiose fondate da Padre Arturo. Nel 1971 Padre Arturo sbarca in America Latina. È in realta’ A’ STORIA NOSTA come recita una canzone di Raffaele Montella (1986) a la storia di un popolo legato, anche con qualche contraddizione, alla propria MADONNA e al proprio paese. Un popolo, come ai vecchi tempi, ogni anno si rimbocca le maniche per realizzare la festa alla Madonna. Una festa che non ha mai avuto interruzioni, nemmeno nell’anno post terremoto del 1980. QUALCHE ANNO che non e uscito il comitato ci hanno pensato i BATTENTI o qualche volenteroso. Ora con le maestose luminarie a tutto pronto per dire con orgoglio: VISCIANO STA NFESTA, A FESTA DO’ CORE, A VOGLIO VEDE’ FINCHE’ IO MORO, sempre di Raffaele Montella. Nicola Valeri.