“Signori, vi comunico che da questo momento mi ritiro in quarantena volontaria, a scopo puramente precauzionale, in attesa che venga praticato tampone naso-faringeo a mia figlia, messa in quarantena perché nel reparto universitario di Marcianise, dove lavora, nei giorni passati fu rinvenuto un sospettato caso di infezione da covid19, rivelatosi poi un vero caso di positività. Il signore stava lì ricoverato per tutt’altri motivi. Per questo motivo, ritengo sia opportuno aspettare gli esiti dell’eventuale tampone, se e quando verrà praticato. Questi sono i fatti. Come ormai è noto a tutti voi, i medici sono la categoria più esposta e quindi la cautela non è mai troppa Naturalmente, a vicariare le funzioni ci sarà Franco Acierno”.
Questa la lettera pubblica di Gianfranco Meo, che per senso di responsabilità assume l’impegno volontario di mettersi in quarantena (15 giorni) essendosi verificato un caso di contagio nella sede universitaria di Marcianise (CE) frequentata dalla figli. Un atteggiamento senza dubbio del Primo Cittadino che è anche medico-diabetologo, lodevole. Nello stesso tempo si affidano gli incarichi in questo periodo al vicesindaco Franco Acierno. Nel contempo si evidenzia la presa di responsabilità del Primo Cittadino di assumersi in prima persona la responsabilità dell’accaduto.
Nicola Valeri