Un vivace dibattito si è svolto presso l’aula consiliare di via Bivio, a tratti anche costruttivo, dove il nuovo direttivo della Proloco convoca le associazioni e cittadini per interrogarsi se continuare, dopo 16 anni, l’esperienza del Presepe Vivente o porre fine ad un evento che negli anni ha avuto alti e bassi. Sala affollata da buone intenzioni, ma anche da curiosi, e una discussione trasformata in interventi strumentali o di attacchi all’amministrazione, accusata, al di là di un protocollo d’intesa da rivedere, anche di mancata collaborazione da parte di manutentori, per non parlare di un contributo mai erogato rispetto a qualche altro evento. Evento, che come la festa di luglio, porta visitatori e introiti per gli esercenti ma questi ultimi ne traggano solo vantaggio dando in cambio per la stessa pochi spiccioli. Il presidente Felice La Manna, intervenendo all’Assemblea, spiega che altri incontri con i commercianti (bar, ristoratori, pizzeria ecc.) si sono presentate poche persone. Stessa situazione all’incontro con le associazioni e le famiglie del centro storico (dove vengono allestite le scene). Dopo 16 anni prevale il disinteresse più che entusiasmo. Prevale, come negli ultimi anni, il solito detto “Armiamoci e partite”. Qualcuno del gruppo storico ha bacchettato certi politici, accusati di venire a fare la solita passerella. La vecchia dirigenza della Proloco ha chiarito che nonostante le promesse fatte al sindaco, il contributo di 4-5.000 euro non e mai arrivato: qualcuno dice per motivi burocratici. Ma il reale problema è che non avevamo “politici amici alla provincia, oggi Città Metropolitana o alla Regione. E gli onorevoli oltre che la passerella portavano via prodotti tipici, ovviamente offerti da qualche amministratore o organizzatore. Ma, al di la’ di una discussione poco costruttiva dobbiamo registrare il coraggio e lo volontà di un neo direttivo deciso a non demordere. Per di più un direttivo e del suo presidente, già impegnato nell’associazionismo e dedito al volontariato. Ma in questo gruppo prevale anche una moderazione fondamentale rispetto all’arroganza e le imperfezioni degli ultimi anni. Presente all’Assemblea il solo presidente del Consiglio comunale mentre, nonostante gli inviti non c’era traccia di sindaco e giunta. Alla fine, nonostante l’intervento di un membro del direttivo che sottolineava il fallimento dell’Assemblea diciamo che il Presepe Vivente si farà, usando il condizionale. Seguiranno altri incontri con addetti ai lavori: sicurezza e protezione civile, per i figuranti (diminuiti negli anni). Si parla anche di mercatini di Natale, ma sembra un idea poco corrisposta e altro. Ovviamente saremo più precisi nei prossimi incontri. Nicola Valeri