Il neo sindaco, vittorioso con 1.900 voti di vantaggio sui rivali, ottenendo circa 2.400 voti parla di giunta e immigrazione. Il primo cittadino dice che la sua squadra, compresi i non eletti, saranno protagonisti di un quinquennio in cui bisogna risollevare la comunità dai tanti problemi sul tappeto. La giunta sarà composta con una turnazione periodica in cui tutti gli eletti e non ne faranno parte. La quota rosa, di cui si è tanto parlato con varie indiscrezioni sarà colmata, come prevede la legge, con le 3 donne non elette che faranno, anche a turno, l’assessore, compreso il 4° non eletto D’Onofrio. Il vicesindaco “sarà scelto da me”, dice Meo, che su questo argomento non ammette condizionamenti esterni. Meo parla di una squadra unita, come anticipato nella sua composizione, 13 persone che lavoreranno insieme senza lasciare nessuno fuori. Una coesione sulle scelte e il destino del paese in cui nessuno può prevaricare sull’altro. Per quanto riguarda gli immigrati Meo dice che l’amministrazione, avendo aderito al progetto, è chiamata ad elaborare un piano strutturale onde evitare che il Prefetto decide autonomamente, come avvenuto a Tufino dove sono arrivati i 40 migranti (oltre la quota prevista). A VISCIANO dovrebbero arrivare 14 unità e nessuna in più. Quindi il neo sindaco anticipa le sue prime mosse sgombrando il campo da ipotesi fantasiose e dopo un estenuante campagna elettorale. Nicola Valeri