Notizia che era nell’aria da gennaio scorso, ma questa volta è ufficiale. Ed è la PROLOCO, attraverso il suo presidente Felice La Manna a comunicare attraverso i social, in particolare sulla sua pagina Facebook che il Presepe Vivente dopo 18 anni non si farà. Decisione dovuta a vari motivi organizzativi e mancanza di fondi da parte delle istituzioni, in particolare il comune che si è limitato a concedere il cosiddetto patrocinio gratuito, le aree del centro storico per la realizzazione delle scene e qualche manutentore con i mezzi del Comune. Evento, come molti ricorderanno nato 18 anni fa e creato in occasione del giubileo 2000 e fu il Comitato festa di quell’anno ad ideare l’iniziativa. Tanto entusiasmo allora, forse perchè era una novità per VISCIANO e tanta collaborazione da parte dell’intero Paese e delle associazioni presenti. Un comitato promotore che era un vero e proprio pilastro. Tutti uniti nell’ideare e costruire le scene della Piccola Betlemme e la scenografica Natività con la famiglia di Nazareth. Poi negli anni sono nate le crepe, divisioni nel gruppo promotore, divisioni nel paese. È prevalso il campanilismo più che restare uniti. Forse anche la politica che è entrata con prepotenza ha caratterizzato questo clima. I mancati finanziamenti dovuti ad un patto di stabilità atroce ha fatto il resto. Poi un centro storico che negli anni ha cambiato aspetti. In tanti hanno costruito senza tener conto dell’antichità di strade e porticati. Gli abitanti hanno cominciato negli anni una reazione di disturbo più che di collaborazione. Il Presepe Vivente era stato ereditato dalla PROLOCO allora presieduta da Claudio Napolitano. Un protocollo di intesa stilato dal Comune e dall’allora sindaco Domenico Montanaro che però non garantiva nessun finanziamento pubblico, a parte manutentori, mezzi e concessioni aree in cui realizzare le scene. Pensandoci bene e come dire ‘armiamoci e partite’. È così è stato. I volenterosi giovani della PROLOCO anche con l’aiuto del vecchio comitato promotore così ha fatto. Nonostante le continue insidie metereologiche e ostacolino vari (qualcuno faceva anche la danza della pioggia, della neve e vento) si è tirati avanti. In questi anni tante passerelle di politici e tanti buoni propositi, che sono rimasti tali. Adesso le reazioni al post non si sono fatte attendere. Tutti solidali invitando a non mollare. Forse sembrano lacrime di coccodrillo? O sotto sotto qualcuno gode? Nicola Valeri