È una domanda ricorrente in paese a pochi mesi dalle Comunali di tarda Primavera. A differenza di cinque anni fa, dove ci furono cinque liste in campo, in questo 2017 si propensa una corsa a tre per la conquista del Palazzo dei poteri di Piazza Lancellotti. Al momento sono scesi in campo due candidati a sindaco; il dottor GIANFRANCO MEO con una lista civica di matrice progressista vicina al centrosinistra e il dottor SOVIERO LUCA con Risveglio Civico di matrice centrista. Il sindaco in carica PELLEGRINO GAMBARDELLA non si ricandida ma appoggia la lista del dottor MEO. La domanda che noi cronisti ci facciamo, ma non solo noi, e gli altri cosa faranno? Ecco che gira l’indiscrezione che un gruppo di persone si vogliono coalizzare tentando di formare una lista alternativa contro il duo Meo-Gambardella che viene dato favorito alle prossime elezioni. Sembrerebbe, almeno nelle probabilita’ una gara tra Davide e Golia. Ma per contrastare questa competizione, almeno dalle previsioni, c’è un movimento trasversale, dicesi apartitico, formato, almeno nell’intento, da una quarantina di persone, professionisti e non con il proposito di scongiurare l’asse Gambardella- Meo. Bisogna pur dire che i cittadini sono sfiduciati da una politica litigiosa e da proclami piu’ che fatti. Negli ultimi cinque anni hanno fatto a gara a chi gridasse di piu’. Abbiamo visto Consiglio Comunali deserti tranne qualcuno, partiti politici inesistenti tranne il Pd con qualche iniziativa episodica e qualche manifesto. Sembra prevalere più l’indecisione rispetto ai fatti. Intanto il paese esige un’amministrazione piu’ coesa e meno litigiosa come negli ultimi anni. Bisognerebbe realizzare prima la piattaforma programmatica e poi scegliere il timoniere. Negli ultimi anni è avvenuto il contrario con risultati sotto gli occhi di tutti. Giunte che si scaldano e assessori revocati per contrasti interni. Una collegialità che vien sempre meno. Bisognerebbe superare, anche se la legge lo permette, un uomo solo al comando. E quello che si proporrebbe questo movimento. Che dire, se sono rose fioriranno. Nicola Valeri