Siamo vittime indirette dei video dell’Isis quasi ogni giorno. Li 0sserviamo rimanendo inermi alle barbarie che subiscono uomini indifesi.
La verità è che l’ISIS senza il web e’ nulla. Il fatto che facciamo girare in rete i loro video li spinge a farne altri ancora più feroci, che va ad urtare la sensibilità altrui, semplicemente per far parlare di loro. Come potranno sentirsi i genitori delle vittime, vedendo che il loro figlio viene ucciso e messo all’asta come un fenomeno da baraccone. Come può un figlio navigare sul web e trovare il padre con un coltello al collo? E donne che in un attimo si sentiranno in mezzo al mondo vedove e figli orfani di padri innocenti? Perchè venirlo a sapere dal un video? La condivisione di queste cose non può di certo affievolire il dolore.
Se capiranno che non c’è visibilità, anche se continueranno ad uccidere, ridimensioneranno queste barbarie.