“Trovato un tesoro ma le Istituzioni e le menti eccelse sono assenti”; A parlare è il Presidente dell’Associazione Nazionale Giovani Sostenitori Eschernessie di Volturara Irpina, Michelangelo Marra, il quale aggiunge: “Effettivamente, credo, seriamente che vi sia stata una fuga di “cervelloni” dall’Italia negli ultimi decenni e sono rimasti solo coloro che non hanno il denaro, nemmeno per prendere il treno per partire”. Marra continua così: “Dal momento che ricopro il ruolo di Presidente di questa Associazione, ho informato il mondo di questa Grande Opera Inedita di M.C. ESCHER ritrovata per puro caso a Volturara Irpina raffigurante il famoso Mostro di Loch Ness, il mostro più famoso al mondo ma, ad oggi mi rendo conto che alle Istituzioni non interessa la cultura e l’arte”.
“Lo stesso dicasi per i cosiddetti Dotti del Mondo dell’Arte e della Cultura. A mio avviso, continua marra, gli unici scienziati rimasti sono gli esperti di VALLETTE E VELINE che riempiono quotidianamente giornali e programmi televisivi anche Nazionali. L’Irpinia ha tra le mani un vero e proprio tesoro, che può essere fonde di ricchezza per il nostro territorio, non solo a livello Provinciale ma oggi si occupano solo di vallette e veline. Dove sono gli Assessori alla cultura? Ringrazio alcuni quotidiani locali che hanno avuto il coraggio di pubblicare gli articoli di questa grande scoperta. Ho contattato anche le tv Nazionali e i quotidiani Nazionali, e ho riscontrato che hanno paura di pubblicare la notizia. Oggi chi ricopre una carica Istituzionale deve ascoltare le vere problematiche di questo territorio. Mi dispiace, conclude Michelangelo Marra,che un’OPERA così famosa in tutto il mondo viene sottovalutata proprio qui da noi in Italia e purtroppo devo chiedere con molto rammarico: DOVE SONO FINITI I NOSTRI CERVELLONI ?
All’estero! Ove finirà anche questo Capolavoro Inedito del Grande M.C. ESCHER 1898-1972 NL”. Consulenza Grafica Giurata al Tribunale di ROMA . Carboncino su carta di cm 53 x cm 42 . Opera datata 1949, catalogata, numerata e firmata da M.C. Escher.