Le lavoratrici madri per gli anni 2014 e 2015 possono richiedere dei buoni voucher di 600 euro mensili per la baby sitter per 6 mesi oppure un contributo di 600 euro per gli oneri sostenuti per i servizi per l’infanzia (asili nido) sia pubblici che privati. Il contributo spetta negli 11 mesi successivi alla fine dell’astensione obbligatoria ed è alternativo al congedo parentale e spetta sia alle lavoratrici del settore privato che alla dipendenti statali. E’ quindi possibile ottenere fino a 3.600 euro per i servizi di baby sitting o per l’asilo nido. La possibilità è per le mamme che hanno concluso il periodo di 5 mesi di congedo obbligatorio (quello di 2 mesi prima e 3 mesi dopo del parto) e che si trovano negli 11 mesi successivi alla fine di tale periodo.
La domanda va presentata per l’anno 2014 e 2015 entro il 31 dicembre, tramite il sito dell’Inps. C’è un limite di 20 milioni di euro annui, anche per l’anno 2015. Esauriti tali fondi le domande saranno rifiutate. Il tutto è stabilito da un Decreto, vediamo il contenuto nel dettaglio. Il Ministero del Lavoro, di concerto con il Ministero dell’Economia, ha pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 287 del 11 dicembre 2014, il Decreto Interministeriale del 28 ottobre 2014 con il quale sono definiti i criteri di accesso e le modalità di utilizzo delle misure di cui all’art. 4, comma 24, lettera b) della legge n. 92 del 2012. Si tratta appunto dei voucher per i servizi di baby sitting alternativi al congedo parentale, che le lavoratrici madri possono ottenere dall’Inps.