Ciò che è successo ad un giovane imprenditore 54enne può sembrare davvero strano, ma va a sottolineare la compattezza di una famiglia anche nei momenti difficili.
Un imprenditore inglese di 54 anni, Jeffrey Spector lo scorso 22 maggio ha deciso di interrompere la sua esistenza terrena praticando il suicidio assistito in una clinica di Zurigo, la Dignitas. Nei giorni immediatamente precedenti si era recato in Svizzera seguito da famiglia, parenti, amici e da una troupe cinematografica che avrà il compito di produrre un video ricordo per la moglie e le figlie. Sedici ore prima della morte, la sera del 21 maggio, la famiglia del signor Spector aveva deciso di organizzare l’ultima cena e così si era fatto ritrarre in fotografia mentre era a tavola con i suoi cari.
Il calvario di Spector era iniziato nel 2008 quando gli era stato diagnosticato un tumore al midollo spinale: non operabile, la metastasi nonostante i trattamenti ha continuato a crescere. L’imprenditore, dicono i familiari, non riusciva a sopportare l’idea di rimanere paralizzato dalla base del collo in giù e di essere un peso per i suoi cari. “Voleva continuare a mantenere il controllo della sua vita fino alla fine – hanno detto la moglie e le figlie -; noi siamo divorati tutte dal dolore e abbiamo cercato di dissuaderlo in tutti i modi ma abbiamo rispettato la sua scelta al 100%”.