(COMUNICATO STAMPA). Il nostro non è un Paese che tutela la fauna selvatica, e la Regione Campania non fa la differenza . La grave situazione degli incendi boschivi e della prolungata siccità ha subito una tregua solo grazie alle agognate piogge, tuttavia l’inopportuna preapertura della stagione venatoria, in barba ad ogni logica scientifica (vedi parere ISPRA) e allo stesso buon senso, fa registrare già i primi gravi episodi di bracconaggio sul nostro territorio.
L’Ispra il 28 agosto aveva chiesto al Governo e alle Regioni di fermare o limitare l’attività venatoria per l’emergenza siccità e per il dilagare degli incendi, il Wwf e le altre associazioni ambientaliste lo chiedevano a gran voce già da metà luglio; l’unica decisione ragionevole sarebbe stata quella di sospendere l’avvio della stagione venatoria, rinviando l’apertura della caccia di almeno un mese, e nell’attesa verificare i danni reali al patrimonio ambientale. Invece le Regioni hanno consentito addirittura le pre-aperture della stagione venatoria.
“I risultati nefasti di questa scelta si sono visti già nella seconda giornata di preapertura” , dichiara Piernazario Antelmi delegato regionale del Wwf Italia, e continua: “la caccia è iniziata nel peggiore dei modi senza nessun rispetto delle regole , anzi l’unica regola è sparare a tutto ciò che vola. Nella serata di domenica 3 settembre ( seconda giornata di caccia) una cittadina di Borgo Carillia ha portato un esemplare di gheppio ( specie non cacciabile) ferito ad un’ala presso l’ oasi Wwf di Persano, da li tramite una staffetta con vari volontari anche di altre associazioni è stato trasferito tramite personale del Nucleo Guardie Giurate del WWF di Salerno al Cras il Frullone di Napoli, dove venivano riscontrate all’animale ferite da pallini da caccia, identica situazione per un ‘Albanella Minore, anche essa ferita da pallini da caccia; inoltre al Nucleo Guardie Wwf di Salerno sono giunte altre segnalazioni di avifauna non cacciabile rinvenuta priva di vita nel territorio salernitano.
Nelle stesse ore al Wwf Campania arrivava un’altra segnalazione, che questa volta non riguardava direttamente i cacciatori, ma i loro organi di gestione ed in particolare veniva segnalato che in barba a tutte le regole e norme l’Atc di Avellino aveva fissato per il giorno 6 pv una riunione organizzativa per avviare attività di ripopolamento di avifauna ( 12.000 fagiani e 5.000 starne ), attività questa non consentita dall’attuale stato degli atc, non consentita a caccia aperta e inoltre contraria alle norme emanate dal Ministero della Salute per la prevenzione del rischio Influenza Aviaria, di qui la richiesta di sospendere tale attività; si allega lettera inviata al dirigente regionale referente del servizio Atc;
L’unica nota positiva di questo inizio stagione è la prossima liberazione di avifauna ( rapaci notturni), anche essa non cacciabile, curata presso il Frullone, alla quale verrà restituità la libertà domenica 10 settembre ad Agropoli in area Parco del Cilento, per maggiori informazioni è possibile consultare il profilo FB “ Vigilanza Wwf Salerno”.
L’auspicio che tutti noi ci facciamo, dopo questo nefasto inizio della stagione venatoria, è che le forze politiche sensibili alla tutela della natura, alla salute e alla tutela dell’ambiente, presenti sia in consiglio regionale sia in giunta facciano sentire la loro voce anche ricorrendo ad azioni forti.
Il Delegato Regionale WWF Italia in Campania.
Arch. Piernazario Antelmi