In questo momento il futuro dell’Inter è quanto mai incerto. Ma è bene fare chiarezza per rispetto di tutti i tifosi nerazzurri che oggi hanno appena vinto lo scudetto e che si chiedono cosa avverrà domani alla propria squadra del cuore.
In queste settimane infatti, parallelamente alle questioni di campo, tiene banco il possibile e sempre più probabile – se non ormai quasi certo – passaggio di consegne tra Steven Zhang, quindi il gruppo cinese Suning, e il fondo americano proveniente dalla California conosciuto come Oaktree. Il motivo? Il mancato pagamento di un debito da parte dell’attuale presidente dell’Inter.
Sì perché mentre il club nerazzurro costruiva la squadra perfetta per dominare la Serie A ed alzare il più possibile l’asticella in Champions League, il giovane imprenditore cinese chiedeva prestiti a destra e a manca nella speranza di trovare nuovi finanziatori. Perché d’altronde si sa: nel calcio di oggi, a parte qualche rara eccezione, più le squadre sono grandi e più è facile che chiudano i bilanci stagionali in rosso. E non ci sono premi che tengano.
Questo impellente bisogno di soldi ha costretto Zhang ad entrare in una situazione alquanto delicata e spinosa, di cui ora sta pagando le conseguenze. Nelle prossime settimane quindi le cose cambieranno a livello societario, ed ovviamente alla lunga potrebbero esserci delle ripercussioni anche sulla squadra – difficile determinare ora se saranno in bene o in male.
Il passaggio di consegne tra Zhang e Oaktree: la situazione
Esattamente il 21 maggio del 2021, passando per la holding Grand Tower, il presidente dell’Inter Steven Zhang ha chiesto ed ottenuto un importante prestito economico al fondo americano Oaktree per finanziare le casse del club. Questa cifra ammonta, compresi gli interessi, ad un totale circa di 385 milioni di euro.
Il contratto con i californiani prevedeva appunto che questo prestito venisse interamente restituito entro 3 anni, pena proprio il cambio di proprietà del club Inter. Il presidente nerazzurro aveva infatti posto le sue quote proprietarie della società milanese come una sorta di ipoteca, qualora il debito non fosse stato sanato in tempo. Ed ecco qua creatasi la situazione attuale.
Martedì 21 maggio 2024 è appunto l’ultimo giorno per Steven Zhang per risarcire interamente gli americani. Fino a qualche giorno fa mancava ancora buona parte della somma e, salvo clamorosi colpi di scena, il budget a disposizione dell’imprenditore cinese rimarrà insufficiente. Zhang aveva anche provato una scorciatoia, ma senza riuscirci: l’idea era quella di chiedere altri soldi in prestito, precisamente al fondo statunitense Pimco, che avrebbe versato circa 430 milioni di euro saldando il debito e prendendo così il posto di Oaktree come creditore – lasciando di fatto l’attuale presidente dell’Inter nella stessa identica posizione per ulteriori 3 anni. L’opportunità però è svanita in un nulla di fatto, soprattutto per via delle tempistiche stringenti.
Una seconda opzione per Zhang potrebbe essere quella di chiedere ad Oaktree il prolungamento di un ulteriore anno, così da sperare di avere il tempo necessario per recuperare il denaro mancante; questa dilazione del pagamento di altri 12 mesi sarebbe propedeutica alla cessione dell’Inter ad una parte terza. Anche quest’ultima idea però non sembra potersi concretizzare.
Ergo, si arriverà inevitabilmente in Tribunale, dove l’imprenditore cinese cercherà di far valere le sue ultime carte davanti al fondo Oaktree – senza però oggettivamente grande speranza. E così il magnifico giocattolino costruito da Zhang – con grande fierezza ed orgoglio di fronte a suo padre – sta per svanire. O meglio, sta per diventare di qualcun altro.
Quale sarà il futuro dell’Inter? Il dopo Zhang
Sia chiaro: all’Inter in termini sportivi non accadrà nulla. L’accordo formulato con il fondo americano infatti non prevedeva nessun vincolo per quanto riguarda il club, ma solo le quote societarie: in caso di mancato pagamento del debito, oltre il 99% delle azioni del club nerazzurro sarebbe passato in possesso di Oaktree. L’Inter quindi come squadra non rischia nessuna multa o squalifica.
Detto ciò, è chiaro come alcune cose in futuro possano cambiare – in primis da un punto di vista societario e poi in campo. Ma niente paura, per gli appassionati di scommesse calcistiche sarà sempre possibile effettuare un sistema dai risultati esatti sulle partite dell’Inter.
Al di là di ciò che accadrà nell’ufficio presidenziale infatti, il club nerazzurro comincerà la stagione 2024/25 da Campione d’Italia in carica. La squadra di Inzaghi infatti quest’anno ha meritatamente vinto lo scudetto e dell’anno prossimo, nonostante l’uscita anticipata quest’anno agli ottavi di finale della Champions League per mano dell’Atletico Madrid, cercherà di alzare nuovamente l’asticella anche in Europa.
Chi dovrebbe esserci ancora però è il resto della dirigenza, in primis Giuseppe Marotta e Piero Ausilio. I due direttori sportivi continueranno ad avere un ruolo strettamente di campo, una sorta di collaborazione autogestita senza vincoli posti dalla presidenza – che come detto, al momento, è più assente che mai. Marotta e Ausilio lavorano da anni per migliorare costantemente la rosa facendo grande attenzione alle spese: nella prossima sessione estiva di calciomercato, l’impressione è che la politica nerazzurra non cambierà.
E nel prossimo futuro? Tempo fa Marotta aveva ammesso che avrebbe concluso il suo contratto con l’Inter nel 2027 e che poi si sarebbe dedicato solo ed esclusivamente ai giovani, lasciando per sempre – all’alba dei 70 anni di età – il calcio professionistico. Negli ultimi giorni però il ds ha leggermente ritratto spiegando che “…se si continua così, sarà difficile smettere. Mai dire mai nella vita…”.