di Feice Sorrentino
Dal dicembre scorso fino ad oggi, tutti, positivi e probabili positivi, si sono fiondati nelle farmacie per accaparrarsi lo “Zitromax” o il generico (azitromicina) farmaco antibiotico miracoloso, panacea contro tutti i mali del covid.
Ma è davvero così? No, affatto. La stessa AIFA in un comunicato è dovuta intervenire ricordando che il farmaco non è parte delle linee guida delle cure contro il covid e che non è assolutamente dimostrata una sua efficacia come terapia contro i sintomi da covid e anzi, raccomanda ai medici di base di prescriverlo solo in alcuni casi, e cioè quando c’è un sospetto di infezione batterica.
L’uso smodato e spesso inutile (nel caso di positività) ha fatto diventare il farmaco irreperibile su tutto il territorio nazionale, creando non pochi disagi visto che si tratta di un antibiotico di uso comune nelle infezioni delle alte vie aeree.
L’altro aspetto preoccupante dell’utilizzo in massa di questo antibiotico, anche quando non necessario, è il potenziale sviluppo di una resistenza batterica verso questa molecola.
Gli antibiotici sono una risorsa e vanno usati con criterio. Essi sono in grado di combattere i batteri ma sono del tutto inefficaci contro qualsiasi tipo di virus. Questo, come altri antibiotici, possono e devono essere venduti solo con prescrizione medica.
Risultare positivi o avere mal di gola, non implica necessariamente un’infezione batterica, anzi, nella maggior parte dei casi l’antibiotico è addirittura controproducente per il nostro sistema immunitario.
Si raccomanda la massima attenzione quindi, nell’evitare di fare un uso improprio di un farmaco importante per tutti i pericoli che un uso di massa può comportare.
Il panico non deve prendere il sopravvento sulla lucidità.
I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come il Brufen o l’OKI, sono invece consigliati nella lotta alla sintomatologia e lo sono più del paracetamolo (Tachipirina) da usare nel caso solo come antifebbrile.