Semplificare le procedure nella zootecnia e ampliare le opportunità per i cerealicoltori. Sono questi gli obiettivi delle due note che il direttore di Coldiretti Campania Salvatore Loffreda ha inviato alla Direzione generale delle Politiche agricole della Regione Campania. Due proposte operative per favorire un rapporto virtuoso tra imprese agricole e sistemi di controllo.
Nella prima proposta Coldiretti chiede di modificare la disciplina tecnica regionale per l’utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici. Le norme attuali prevedono che per la movimentazione degli scarti degli allevamenti l’operatore debba avere a bordo un documento di trasporto per ogni singolo carico. Per rendere più snella la disciplina e per ridurre il carico burocratico sulle imprese, Coldiretti propone di adoperare un modello di trasporto unico giornaliero nel quale annotare ogni volta i vari trasbordi effettuati.
Nella seconda nota il direttore Loffreda ha invitato la Direzione regionale ad integrare i disciplinari di produzione integrata per le colture appartenenti ai gruppi foraggere e cereali. Le colture foraggere sono il prodotto principale che viene utilizzato nell’alimentazione del bestiame. Coldiretti ha chiesto di estendere i disciplinari di produzione e coltivazione delle foraggere anche a veccia da seme e da foraggio, trifoglio da foraggio e da seme, lupinella da foraggio e da seme, sulla da foraggio e da seme, erbaio misto da foraggio. Quanto alla grande famiglia dei cereali, si chiede di ampliare la disciplina aggiungendo il sorgo da granella, il triticale da granella e il farro da granella. L’estensione delle colture cerealicole disciplinate dalla Regione – spiega il documento Coldiretti – va incontro ad un interesse crescente delle imprese agricole, in particolare nelle aree interne.