In scena, «Dixit», uno spettacolo – tra versi in metrica rap e recitazione teatrale, freestyle, freddure e sperimentazioni di poesia performativa – che racconta il tentativo fallito di un poeta di mettersi in comunicazione con la porta di sicurezza del retro di un locale in cui deve esibirsi. Tra le tematiche intimiste e gli ampi sguardi allo scenario globale, non mancano riferimenti alla propria terra d’origine e anche un divertissement dialettale che il pubblico ha già avuto modo di apprezzare nel debutto avvenuto a luglio. Dopo Venezia, Trento e Salerno, «Dixit» giunge quindi al Godot Art Bistrot di Avellino, dove – come sempre – l’ingresso è gratuito.
Il movimento culturale dei «Poetry Slam» – competizioni orali tra poeti nelle quali è il pubblico a determinare la vittoria o la sconfitta dei concorrenti – si sta espandendo su tutto il territorio nazionale, mentre coltiva in grembo i nuovi talenti della cosiddetta poesia performativa.
Matteo Di Genova – aquilano di nascita, già rapper di «Zona Rossa Krew», collaboratore del Sound System Reggae «Dabadub» e attore nell’associazione culturale «Ricordo» – è salito sul gradino più alto del podio nel concorso organizzato dal collettivo bolognese «ZooPalco» dopo aver affrontato diverse selezioni.
Giovedì sera, lo spettacolo sarà preceduto da una Demo-Slam a cura del collettivo «Caspar», Campania Slam Poetry, che si presenterà così al pubblico del Godot Art Bistrot dove da ottobre, una volta al mese, si riunirà per selezionare nuovi concorrenti che parteciperanno alla prossima competizione nazionale di «Poetry Slam».
«Caspar» nasce da un’idea di Francesca Mazzoni, Andrea Maio e Vittorio Zollo ed è attiva sotto varie forme fin dal 2015: motore dell’iniziativa è l’esigenza di trovare e offrire nuovi mezzi e spazi artistici e culturali attraverso i quali far conoscere tutto ciò che ruota intorno alla poesia performativa.
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