“L’amministrazione comunale di Piazza del Popolo è partita con il piede giusto. Al sindaco Nargi chiediamo anche massima attenzione sulla questione della vivibilità nelle periferie del capoluogo”. Ad affermarlo è Massimo Picone, sindacalista ed esponente della lista Patto civico per Avellino.
“In questi mesi – prosegue – la prima cittadina ha lanciato segnali positivi e apprezzabili, dando prova di una visione di governo dell’ente non autoreferenziale e cercando di coinvolgere le energie del territorio e le forze sociali. Il percorso appena avviato per la programmazione dei fondi Prius – Programma di Rigenerazione Integrata Urbana Sostenibile, ad esempio, coglie l’importanza della partecipazione di categorie, istituzioni culturali e realtà associative, nella definizione delle priorità di intervento per la riqualificazione della città, soprattutto in termini di sostenibilità.
E proprio in questa direzione, va la nostra sollecitazione rispetto alle esigenze dei quartieri periferici di Avellino, che come abbiamo sottolineato in campagna elettorale hanno bisogno di risposte concrete, sotto il profilo dei servizi, dell’aggregazione giovanile e del decoro urbano, con interventi di manutenzione sistematici a strade, marciapiedi, alloggi di edilizia popolare e spazi verdi.
Ai lavori di riqualificazione, però, vanno affiancate misure efficaci di politiche sociali, ovviamente non solo per le periferie, ma per l’intera città, attraverso una precisa ricognizione dei bisogni, alcuni dei quali spesso sono nascosti, e predisponendo iniziative e servizi adeguati ed efficaci, soprattutto per le fasce più fragili, per gli anziani e per chi vive da solo o in condizioni di disagio.
La riorganizzazione del Piano di zona sociale, quindi, che ci risulta sia stata ormai intrapresa, è quanto mai opportuna e necessaria e va portata avanti senza indugi.
Anche la nomina del direttore generale della Fondazione della cultura, il cui obiettivo è il rilancio della gestione e la valorizzazione del teatro “Carlo Gesualdo”, dell’ex “Eliseo” e del “Casino del Principe” e quindi la definizione della proposta culturale e artistica dell’amministrazione comunale, è di per sè un fatto positivo e lo potrà essere maggiormente se si riuscirà a dare spazio anche alle realtà del territorio, se si saprà coinvolgere tutti i cittadini e in particolare i più giovani, eventualmente con un’azione congiunta con le scuole e le facoltà universitarie presenti, ma ancor più se si riuscirà a rendere protagoniste anche le zone della città e quelle fasce che solitamente non riescono ad essere fruitrici di queste attività”.