di Gianni Amodeo
Un imprenditore operativo nel riciclo e nel riuso dei rifiuti, con proficua presenza nell’economia circolare, in provincia e in Campania. E, al contempo, anche un tenace e convinto promotore della divulgazione e conoscenza, la cui portata e caratura nutre con gli elementi basilari e le esaustive nozioni che estrae nella loro essenzialità dagli stessi materiali da trattare, con relativi contesti, che costituiscono la ragione sociale del ciclo lavorativo della propria azienda; sono elementi e nozioni di valore aggiunto, per dir così, che Pantaleone Dentice focalizza e acquisisce con lo spirito investigativo e la cura sperimentale che sono peculiari del ricercatore scrupoloso e perspicace.
E’ il valore aggiunto– o intrinseco- per il quale i materiali più significativi per caratura e costume sociale espresso, valenza tecnica- tecnologica e cultura assurgono alla dimensione di testimonianze da tutelare, trovando, nella loro unicità e rarità, spazio e visibilità nelle Sale del Museum permanente, annesse alle strutture aziendali che Pantaleone Dentice ha realizzato e amministra nella zona–Asi, nella località Pianodardine. E’ il valore aggiunto che diventa tema di convegni pubblici e mostre itineranti in città piccole e grandi ; e tra le più recenti, va ricordata la straordinaria mostra composta da centinaia di foto sulla Grande guerra, con repertori provenienti da tutti i fronti del conflitto, soprattutto quelli dell’ intero arco alpino, del Medio oriente e dell’area balcanica. Un panorama iconico davvero speciale nel genere, ma catalogato dagli ignoti possessori tra le cose inutili, da destinare al macero, senza pensarci più che tanto. Un destino, a cui l’imprenditore, l’ha sottratto, per ospitarlo nel suo originale e ben frequentato Museum.
A fare la tara del doppio profilo di visione e metodo che connota la mission che Pantaleone Dentice s’è data, ecco tre interessanti appuntamenti che contrassegnano di rosso l’agenda agostana d’Irpinia, meta ambita del turismo ambientale e culturale; tre appuntamenti, che integrano lo stimolante e articolato progetto d’informazione e divulgazione, messo a punto dal suo Museum & Events, in stretta sinergia con La Piccola cometa , importante associazione di promozione sociale, particolarmente attiva sui territori regionali della Campania, segnatamente nell’area Nolano–vesuviana e in Bassa Irpinia . Un progetto con tre percorsi distinti nei temi e negli obiettivi, ma pienamente rappresentativi di aspetti rilevanti di vita storica e sociale dei territori.
Lo start del primo percorso, scatta sabato, ad Avellino, alle ore 17,00, nelle Sale del Circolo della Stampa, con il Focus incentrato sul rapporto tra Ingegneria e Architettura, all’insegna del nesso che corre tra “Ingegni e congegni”, con la partecipazione del sindaco Gialuca Festa, di Gianni Acerra e Erminio Petecca, rispettivamente presidente dell’ Ordine degli Ingegneri e dell’ Ordine degli Architetti della provincia di Avellino. Filo conduttore, la rassegna documentale allestita nelle Sale del Circolo di corso Vittorio Emanuele, con gli atti burocratici e gli adempimenti amministrativi che hanno accompagnato la progettazione e la realizzazione dell’Acquedotto carolino, con lavori protrattisi per 16 anni. Un’ imponente idro – struttura che si sviluppa su un tracciato di 38 chilometri, in larga parte interrata, prelevando l’acqua dalle falde del Monte Taburno e dalle sorgenti del Fizzo, in funzione dell’approvvigionamento del complesso socio-produttivo di San Leucio e fornendo l’apporto idrico per la Reggia di Caserta, con le “reali delizie”, formate dal Parco, dal Giardino inglese e dal Bosco di San Silvestro. Sono atti e documenti, che Pantaleone Dentice ha sottratto alla distruzione, a cui erano destinati, nulla inficiando sulla storicità e legittimità dei provvedimenti di riferimento; e così ha reso disponibili altri tasselli conoscitivi sulla storia dell’Acquedotto carolino, una delle opere più importanti d’ingegneria idraulica realizzate nel ‘700 in Europa, vanto dell’amministrazione del Regno borbonico, unica nel genere, alla pari del sistema artificiale delle canalizzazioni dei Regi Lagni. Opere che esaltano la capacità tecnica e lavorativa delle maestranze, che furono impegnate nell’esecuzione della progettazione, certamente ardua e complessa.
E con quello dell’ Acquedotto carolino, altro materiale cartaceo degno d’interesse nella rassegna è costituito dagli atti relativi alla progettazione della ristrutturazione del Maschio angioino e al primo Piano regolatore comunale di Avellino, città diventata capoluogo dell’omonima provincia con l’ Unità nazionale, proclamata nel 1861. Altro materiale in mostra verte sulle vicende di abbattimenti e ricostruzioni, dopo il terremoto dell’80. Ed è tanta roba da perdere la bussola d’orientamento …. già e al netto soltanto dalle ruberie di denaro pubblico.
Storia a se stante e del tutto singolare è, invece, quella che si lega all’Alta profumeria e, di riverbero, alla Moda. E’ la storia di una cassetta metallica, gettata via tra i rifiuti; ed è, come tante del genere vintage, insignificanti e neutre in apparenza, che, però, riescono ad insinuare la curiosità … a saperne di più. Ed è la curiosità che induce Pantaleone Dentice ad aprire la cassetta, scoprendone, quello che potrebbe rappresentare, il classico … colpo di fortuna, da incastonare nella sua soria d’imprenditore. La cassetta contiene allineate e ben custodite eleganti boccette-mignon, con essenze di profumi. Ed il primo saggio di prova-qualità si rivela …. quasi inebriante. E allora ,per saperne di più, non c’è che da rivolgersi ad un’esperta in materia,di livello internazionale, un’autorità nel settore dell’ Alta profumeria, appunto. Il responso corrisponde in toto a quello del primo saggio. Ed ecco il brand Pantaleon parfum che sarà presentato, sempre nel Circolo della Stampa il 10 agosto, alle ore 17,00. Una presentazione, che vale l’avvio del ciclo produttivo, in capo- ovviamente- a Pantaleone Dentice, imprenditore che recupera e ri-usa tutto quello che può ….
Tra opere pubbliche, urbanistica, profumi e altro ancora, a cui è stato evitato il macero e la distruzione, c’è spazio per lo sport. Ed ecco il primo piano per l’ Avellino calcio, di cui si celebrano i 110 anni di vita sulla scena regionale e nazionale. Un anniversario speciale, per il quale nelle Sale del Circolo della Stampa sarà allestita la rassegna documentaria e fotografica della storia dei “lupi“ e filo tematico ispirato dalla Nostalgia della serie A, con Nando De Napoli, testimonial per antonomasia. La rassegna che Dentice Pantaleone Museum realizza d’intesa con l’ Avellino calcio sarà inaugurata il 16 . E sarà aperta al pubblico fino al 27 agosto.