La candidata a sindaco di “Siamo Avellino”, “Davvero” e “Viva la Libertà”: «L’unico ente titolato dalla legge a censire gli sforamenti conferma che siamo sotto le soglie da 2 anni. Puerile e falso sostenere che i nostri provvedimenti non abbiano migliorato la situazione, ma siamo pronti a studiare nuove soluzioni per fare sempre meglio»
Avellino, 29 maggio 2024 – «Gli unici che continuano a strumentalizzare la delicata questione della qualità dell’aria che respirano gli avellinesi sono i politicanti e i sedicenti ambientalisti che interpretano a proprio piacimento i dati ufficiali sullo smog, confondendoli con le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità, ed a sminuire l’impegno ed i risultati concreti conseguiti dalla precedente amministrazione su questo fondamentale tema».
E’ quanto di chiara la candidata a sindaco di “Siamo Avellino”, “Davvero” e “Viva la Libertà”, Laura Nargi.
«È un fatto sostenuto dai dati incontrovertibili dell’Arpac, unico ente a cui spetta per legge il censimento delle polveri sottili, che Avellino, dopo 10 anni in cui la soglia massima dei 35 sforamenti era stata sistematicamente superata, ed erano arrivati avvisi di garanzia ai sindaci delle precedenti amministrazioni per non aver agito, è riuscita a contenere il tasso di Pm 10 nei limiti di legge sia nel 2022 che nel 2023.
Lo abbiamo fatto – continua Nargi – grazie a provvedimenti coraggiosi e attesi da 40 anni, come la delocalizzazione del terminal bus dal centro, misure impopolari, come il divieto di accendere roghi agricoli tutto l’anno, ed innovative, come il censimento delle caldaie e le ordinanze per il contenimento dei fumi degli impianti a combustione. Sostenere, come fa qualche sedicente esperto di aria fritta dell’associazione App, che tali provvedimenti non abbiano concorso a migliorare la condizione ambientale della nostra città, è tanto pretestuoso ed infondato quanto puerile.
Come sa chi conosce la materia, la soglia di legge a cui si attiene l’Arpac per il censimento degli sforamenti da Pm10 è decisamente più alta di quella a cui si fa riferimento nelle raccomandazioni dell’Oms. – aggiunge la candidata a sindaco – Tuttavia, il nostro movimento civico è aperto alla discussione, per andare oltre quelli che sono gli obblighi amministrativi e migliorare ulteriormente la qualità dell’aria.
Anche per questo, pur avendo già centrato gli obiettivi fissati dalla normativa nazionale, abbiamo posto la questione ambientale al centro dell’agenda amministrativa e sottoscritto i 10 punti proposti da Legambiente per incidere ulteriormente sulla transizione ecologica e, dunque, sulla qualità dell’aria. Inoltre, ci avvarremo degli accordi e delle convenzioni sottoscritte dall’Arpac per monitorare tutte le altre fonti inquinanti, come la diossina, e finanche l’inquinamento acustico».
L’obiettivo, insomma, è proseguire sulla strada dello studio e del confronto. Non solo con i cittadini, ma anche e soprattutto con i tecnici qualificati e gli enti competenti. «Ad esempio – conclude Nargi – ragioneremo con i sindaci dell’hinterland rispetto al tema dei roghi agricoli. Metteremo a disposizione dei nostri agricoltori, per tutelare le loro produzioni d’eccellenza, soluzioni alternative per lo smaltimento dei residui vegetali, con uno sportello dedicato alle informazioni in Comune. Non possono essere gli unici a pagare dazio quando si tratta di evitare gli abbruciamenti: occorrono soluzioni condivise».