Il problema abitativo ad Avellino è una emergenza seria e va affrontato con serietà, non può essere strumentalizzata da situazioni politiche o clientelari. Nella città capoluogo sono migliaia le famiglie in attesa di un alloggio popolare, ripartite tra abusivi, coloro che sono in graduatoria, le giovani coppie e le famiglie che vivono in edifici che non sono in sicurezza. La drammaticità della situazione, che perdura da diversi anni, sconta, in particolare, l’incapacità della politica di allontanare le pratiche clientelari sulle assegnazioni. La sanatoria regionale del Governo Caldoro prima e il piano casa del Governo Berlusconi dopo non significavano illegalità ma l’inizio di un ragionamento per affrontare concretamente il problema.
Ma l’amministrazione comunale di Avellino e l’assessore Mele che cosa ha fatto di tutto questo?
I ripetuti annunci del Comandante Arvonio per gli sfratti agli abusivi non certo risolvono il problema dell’emergenza casa. Secondo noi di Rivoluzione Cristiana, come più volte detto anche in passato, c’è bisogno di programmare un vero piano abitativo con una volontà politica che voglia risolvere l’emergenza. Ma per fare tutto ciò c’è esigenza che il Consiglio Comunale, i partiti politici né prendano atto e tutti insieme affrontino la situazione seriamente e non come fa il buon Arvonio che impaurisce le famiglie che già quotidianamente sono in difficoltà ….
Nei prossimi giorni, il movimento politico di Rivoluzione Cristiana chiederà al Prefetto di Avellino di affrontare la grave emergenza sulla casa e magari avanzare, presso chi di competenza un nuovo piano per la costruzione di alloggi di edilizia residenziale, considerato che ad Avellino non si costruisce da oltre trent’anni.