Con appena 25 centimetri di neve accumulati principalmente durante la nevicata del 20 gennaio, l’inverno 2023/24 si è rivelato il quarto inverno più povero di neve nella regione dell’Irpinia dalla fine dell’Ottocento ad oggi.
Un confronto con gli inverni precedenti rivela che soltanto in tre occasioni la nevicata è stata ancora più esigua. La stagione 1954/55 detiene il record con soli 21 centimetri di neve, seguita dall’inverno 1989/1990 e dalle stagioni 1948/49 e 2015/16, tutte caratterizzate da appena 21 centimetri di accumulo nevoso.
Questo trend di inverni con quantitativi di neve in diminuzione potrebbe sollevare preoccupazioni riguardo ai cambiamenti climatici e alle variazioni stagionali. Gli abitanti dell’Irpinia, abituati a inverni più rigidi, possono riflettere su come il clima della regione stia subendo delle trasformazioni significative.
L’analisi di questi dati meteo suggerisce una tendenza all’inaridimento e alla riduzione delle precipitazioni nevose, con possibili impatti su diversi settori, tra cui l’agricoltura e le riserve idriche. Molti potrebbero essere chiamati a adattarsi a queste nuove condizioni climatiche, mentre gli esperti potrebbero essere spinti a studiare approfonditamente le cause di questa diminuzione della neve invernale.
In conclusione, l’inverno 2023/24 segna un altro capitolo nella storia meteorologica dell’Irpinia, evidenziando un cambiamento nelle condizioni climatiche in questa regione italiana.