Cosa resterà all’indomani del consiglio comunale monotematico sui collegamenti ferroviari tra Avellino e Napoli che non ci sono? Mi auguro che non resti la polemica tra Buonopane e Festa, io non ci sto.
La città capoluogo non ha alcun collegamento con Alta Velocità e Alta Capacità. Lo dicono con chiarezza l’Accordo Quadro tra Regione Campania e Rfi, la risposta alla mia interrogazione alla Giunta regionale da parte di Acamir, lo dice la lettera di Rfi al Consiglio Comunale di Avellino.
Se vogliamo attenerci ai fatti nudi e crudi, messi nero su bianco, possiamo affermare senza tema di smentita che Avellino rimane fuori dal circuito dei collegamenti con i treni veloci e con Napoli.
La vera rivoluzione per lo sviluppo delle aree interne e della città capoluogo, quella dei collegamenti su ferro a basso impatto e veloci da e per le principali città italiane e il capoluogo di regione, ci vede al momento esclusi.
L’unica cosa che avremo probabilmente è l’elettrificazione della linea Avellino-Benevento-Salerno che secondo Rfi dovrebbe partire nel 2024. Ma è bene però ricordare che De Luca già nel 2015 annunciava come imminente questa opera.
Avellino non può accontentarsi della sola elettrificazione, gli avellinesi hanno il diritto di avere un collegamento diretto con l’Alta Velocità e l’Alta Capacità come tutti i cittadini campani.
Queste vicende dimostrano ancora una volta che, nel programma di governo di De Luca, l’Irpinia è ai margini. La programmazione regionale non tiene minimamente conto degli interessi della città e della provincia.
E’ stato chiaro per la sanità ora lo rivediamo con i trasporti.
Auspico che il Consiglio Comunale del capoluogo dimostri orgogliosamente di saper rappresentare i propri cittadini in maniera unanime, convinta e forte. Si tratta di fare pressione politica sul governo regionale con un atto unitario, fuori dalle beghe della politica e dei ragionamenti di appartenenza. Questa è una battaglia per il territorio.
Se invece il consiglio comunale di ieri dovesse lasciarci come eredità il teatrino della politica ai danni della città tra Buonopane e Festa, vuol dire che questi nostri rappresentanti non hanno capito molto di quanto ci stiamo giocando.