Visto il perdurare della crisi idrica nelle nostre zone, Binews intervista il sindaco di Quadrelle, Simone Rozza, per chiedere spiegazioni e sapere quanto durerà questa situazione negativa.
Andrea Salvatore Guerriero: Sindaco, sono alcune settimane che le comunità di Quadrelle, Sirignano e Mugnano del Cardinale si trovano ad affrontare una nuova emergenza idrica che noi tutti pensavamo di aver risolto definitivamente un anno fa con la realizzazione del Pozzo in località Ciglio a Sirignano. Cosa sta accadendo?
Sindaco Rozza: Cercherò di rivolgermi ai cittadini in modo chiaro, dando loro la giusta e corretta informazione, quella informazione che in queste settimane è mancata permettendo a qualcuno di raccontare tutta un’altra storia. Escludo a priori qualsiasi forma di polemica con chi sta utilizzando la questione del pozzo per porre in risalto vecchie questioni politiche irrisolte, senza rendersi conto che l’acqua rappresenta un bene comune e non una questione politica.
A.S.G.: Veniamo al dunque: stiamo vivendo una crisi idrica che investe non solo i nostri comuni, ma l’intera provincia di Avellino, la regione Campania e molte altre regioni del Sud Italia. Cosa può dirci in merito?
Sindaco Rozza: Stiamo vivendo una crisi idrica senza precedenti che ha già provocato danni incalcolabili nel settore agricolo e nell’allevamento del bestiame in mezza Italia. Il problema però per alcuni resta solo il pozzo. I dati ISPRA sulla scarsità d’acqua in Italia nel 2023 indicano una riduzione del 18% della risorsa idrica rispetto alla media degli ultimi 70 anni, un dato preoccupante per il futuro su cui invito tutti a riflettere.
A.S.G.: Qual è la situazione nel nostro Mandamento?
Sindaco Rozza: Le scarse precipitazioni piovose e nevose dello scorso autunno hanno determinato una rilevante riduzione delle risorse idriche locali. L’aumento delle temperature superiori alla media stagionale ha inoltre causato un significativo aumento della domanda di risorsa idrica rispetto allo scorso anno. A tutto ciò si aggiungono le criticità legate alle dispersioni idriche dell’intera rete gestita dall’Alto Calore, con perdite stimate tra il 40% e il 50%. Per darvi un’idea della situazione, la sorgente di Bocca dell’Acqua è passata da una portata di 20 litri al secondo in gennaio a soli 2 litri al secondo in luglio.
A.S.G.: Molti cittadini si domandano a cosa sia servito realizzare il pozzo di Sirignano.
Sindaco Rozza: Il pozzo realizzato a Sirignano è stata un’opera importantissima per le nostre comunità. Attualmente, il pozzo funziona e come da progetto sta restituendo una portata di 7/8 litri al secondo. Lo scorso anno, questa portata è stata sufficiente per scongiurare le chiusure notturne. Oggi, però, a causa della crisi idrica in atto, questa portata risulta insufficiente.
A.S.G.: Ci faccia capire meglio.
Sindaco Rozza: Prima della realizzazione del pozzo, i Comuni di Quadrelle, Sirignano e Mugnano del Cardinale, nei periodi estivi, andavano in deficit idrico di 4/5 litri al secondo. L’Alto Calore, non potendo aumentare le portate, era costretto a predisporre chiusure notturne per permettere la ricarica dei serbatoi. Con il pozzo abbiamo recuperato una portata d’acqua aggiuntiva di 7/8 litri al secondo, che ci ha dato sicurezza idrica lo scorso anno. Senza il pozzo, le interruzioni forzate sarebbero iniziate già a maggio.
A.S.G.: Secondo lei, cosa può essere fatto per il futuro?
Sindaco Rozza: Dobbiamo renderci più autonomi nella distribuzione dell’acqua nelle nostre comunità, sfruttando al meglio le risorse locali.
A.S.G.: In che modo?
Sindaco Rozza: La prima cosa da fare è mettere subito in funzione il secondo serbatoio nel Comune di Quadrelle, mai utilizzato, con una capacità di 800 metri cubi rispetto all’attuale serbatoio di appena 80 metri cubi. Inoltre, dobbiamo aumentare la portata del pozzo sostituendo l’attuale pompa con una più grande e potenziare il quadro elettrico. Un’altra opzione è la realizzazione di un secondo pozzo a servizio dei Comuni, ubicandolo nel territorio di Quadrelle. Infine, è necessario risanare e ristrutturare tutte le condotte fatiscenti per ridurre le perdite.
A.S.G.: Quanto tempo occorrerà?
Sindaco Rozza: Ci saranno dei tempi tecnici per fare tutto, e il nostro compito sarà incalzare l’Alto Calore affinché si predisponga tutto in tempi brevi. Alcuni interventi sono già stati presi in carico dal presidente dell’Alto Calore, Avv. Lenzi, che si è reso disponibile all’acquisto di una nuova pompa. Io farò di tutto affinché venga sostituito il vecchio serbatoio con quello nuovo. Domani alle 11 avrò un nuovo incontro con il presidente dell’Alto Calore per far arrivare tutte le lamentele dei cittadini nella speranza di trovare una rapida soluzione.
A.S.G.: Sindaco, un’ultima domanda: ogni giorno lei informa sull’orario in cui mancherà l’acqua, ma puntualmente questo orario non viene rispettato. Cosa intende fare a riguardo?
Sindaco Rozza: Purtroppo il nostro serbatoio è piccolo; come dicevo prima, ha una capienza ridotta a 80 mc. Ciò significa che, nel momento in cui si riducono le portate perché si abbassa il livello della falda, l’acqua nel serbatoio si esaurisce in pochissimo tempo. Sarebbe diverso avere un serbatoio di 800 mc: ci permetterebbe di avere a nostra disposizione più tempo e forse…”
Grazie, Sindaco.
(Andrea Salvatore Guerriero)