Appuntamento rinnovato e di gran classe con il pubblico, quello dell’Epifania, per la Corale polifonica della Città del Baianese diretta con maestria e brillante stile da Gina Conte, la cui professionalità, maturata nel Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino, è di elevato profilo alla luce delle tante esperienze concertistiche che viene compiendo; appuntamento, che anche per il 2016, sulla scia delle precedenti edizioni ha inteso coniugare il linguaggio della musica con la quotidianità che vive l’umanità sotto tutte le latitudini. Un rapporto che, in particolare, consegna al proscenio dei nostri giorni un’umanità che appare avvolta in una spirale di generale annebbiamento, da cui è disorientata, senza riuscire a trovare il bandolo di una sensata direzione, mentre i demoniaci focolai di guerra divampano qua e là, insieme con i compatti cortei di violenze, efferatezze, particolarismi, soperchierie, viltà e prepotenze che allungano ed ampliano i loro devastanti e cinici raggi portatori di drammi e tragedie in Africa, in Medio Oriente e nell’America del Sud. Un quadro in cui, a sua volta, il mondo supertecnologico e consumista si ritrova sempre più spesso alle prese con le proprie guerre di Economia&Finanza.
“La proposta musicale– si legge nella nota di presentazione dell’evento- è ispirata dal canto spirituale dei Gospel e in alternanza saranno eseguiti brani di vario genere per creare un percorso di riflessione su tematiche di attualità: la discriminazione, la mancanza di fede, la solidarietà, la pace… ”. E per il modo con cui è stata presentata al pubblico, che gremiva la Chiesa dedicata a Santo Stefano protomartire della cristianità e patrono della comunità cittadina, si può dire che è stato raggiunto in pieno l’obiettivo di rendere l’esibizione concertistica “ una preghiera corale, incentrato sulla musica quale linguaggio speciale per rivolgersi a Dio come comunità che riflette e si interroga ”. Ed era Gina Conte, nei cambi di ruolo di direttrice e…conduttrice, a dipanare il filo rosso di correlazione tra le tematiche, che maggiormente preoccupano l’umanità del nostro tempo, e i contenuti dei testi delle canzoni e dei brani musicali proposti.
“ Pregherò per te “- questo il titolo dello spettacolo della Corale, richiamando l’omonima canzone interpretata da Adriano Celentano su testo di Don Backy, con musica della celebre Stand by me – ha affascinato il pubblico. Una bella interpretazione di una ben selezionata antologia musical-canora, con spazio particolare, ad Angeli negri di Fausto Leali, all’Ave Maria di Jean Arcadelt, a Resta cu’ mme di Pino Daniele, a Peace like e River gospel, al trascinante Amazing grace gospel e a When the saint go marching in gospel.
Da effetti…speciali la colonna sonora dello spettacolo con il Maestro Pasquale Napolitano alla tastiera, Giulio Mugnano al basso, Salvatore Colucci, alla chitarra elettrica, Biagio Bucciero alla chitarra ritmica e Carmine Di Giacomo alla batteria. Un gruppo assortito al meglio, che ha concorso ad elevare il tasso di spettacolarità di ”Pregherò per te”, con cui la Corale polifonica, espressione del territorio, ha scritto un’altra significativa pagina nell’Album dei suoi successi costruiti con tanta passione e impegno. Un lavoro di pregevole cultura musicale, premiato da applausi a scena aperta. Più che meritati, nell’onorare l’arioso spirito di gruppo, che fa da tessuto connettivo della Corale.