di Gianni Amodeo
Recepita dall’Ufficio di presidenza dell’Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanio, di cui è titolare l’avvocato Marco Santo Alaia, sindaco di Sperone, la richiesta formulata e sottoscritta da quattro consiglieri dell’Ente, Gina Conte, Carmine Acierno, Stefano Gentile e Franco Scotto, in ordine all’istituzione della Municipalità unica, secondo le disposizioni normative della legge Delrio del 2014, che prefigurano la fusione di più Comuni, sia per la razionalizzazione e l’efficacia della spesa pubblica, sia- e soprattutto- per la programmazione delle politiche di coesione socio-culturali ed economiche, funzionali alle vocazioni e potenzialità dei territori. E proprio l’istituzione della Municipalità unica sarà il filo tematico conduttore della seduta del Consiglio generale dell’Unione, convocato per giovedì 26 maggio e, in prosieguo, per il 16 giugno alle ore 15,00 nel Teatro “Biancardi”, nella Città archeologica.
Correlata alla trattazione dell’istituzione della Municipalità unica sarà la proposta- espressa nel documento di cui è prima firmataria la professoressa Gina Conte– che prevede la costituzione della commissione paritetica sullo studio di fattibilità del progetto della Municipalità unica; commissione, che sia espressione per delega non solo del Consiglio generale dell’Unione, ch’è formato da 18 consiglieri in rappresentanza dei civici consessi dei sei Comuni , ma anche delle Associazioni di volontariato civico e di gratuità sociale attive sul territorio e che si riconoscono nel progetto, facendone propri gli obiettivi, in coerenza con iniziative di pubblica utilità e rilevanza, in cui sono impegnate.
La richiesta della convocazione del Consiglio generale monotematico è stata illustrata un mese fa – nei dettagli e nelle finalità- dalla prima firmataria del documento specifico in uno degli “Appuntamenti del giovedì”, che finora si sono svolti nei locali del Circolo L’Incontro- che n’è il promotore in sinergia con oltre dieci associazioni e gruppi di volontariato- a Baiano, allo stato attuale sospesi fino alla tornata elettorale del 5 giugno, che coinvolge Avella e Sperone, per essere ripresi regolarmente giovedì 9 giugno; “Appuntamenti” di carattere preliminare per la costituzione del Comitato civico territoriale, che si propone di attuare il progetto del Comune unico seguendo, se necessario, anche le procedure referendarie previste dalle legislazione regionale della Campania, avendo quale riferimento l’esperienza del Comune unico realizzata nel 2014 per fusione tra Montoro Inferiore e Montoro Superiore, con l’istituzione della Città della Valle dell’Irno.
E dagli “Appuntamenti del giovedì” sono già emerse utili e importanti indicazioni sulla validità e fattibilità del progetto socio-amministrativo, in virtù degli studi condotti dal pool di esperti e professionisti- tra cui gli avvocati Giuseppe Macario ed Emanuele Litto, gli imprenditori Stefano De Laurentiis e Pellegrino Palmieri, l’architetto Angelo Piciullo e il consulente Giuseppe Vecchione-sui bilanci dei sei Comuni dell’Unione, risalenti all’anno finanziario del 2015. Una comparazione in genere virtuosa per gestioni sostanzialmente sane allineate ai parametri del Ministero degli Interni, a conferma che il progetto è più che praticabile. E va da sé che gli “Appuntamenti del giovedì”, ispirati dal progetto politico mirato e diretto sulla fusione tra i Comuni di Avella, Baiano, Sperone, Mugnano del Cardinale, Sirignano e Quadrelle sono testimonianza di esercizio dei principi della cittadinanza attiva. E nulla di più, ma soprattutto non a interferiscono affatto con il percorso istituzionale, in cui è impegnato il Consiglio generale dell’Unione del Baianese e dell’Alto Clanio, in ragione del mandato conferito dagli elettori.
Come dire che gli “Appuntamenti” non sono determinati o voluti da nessuna preconcetta interferenza ad opponendum, ma semmai ad adiuvandum tutti i percorsi possibili, che conducano all’istituzione del Comune unico nei tempi più brevi possibili, anche per non perdere l’ultimo importante …treno in transito tra qualche mese, per intercettare le risorse comunitarie europee con progettazioni di qualità, funzionali a realtà socio-territoriali e demografiche di almeno trenta mila abitanti. E su questo versante il territorio dell’Unione è particolarmente interessato ai bandi della Regione-Campania, finanziati da Bruxelles e contemplati dal Piano di sviluppo regionale della Campania, sia per la nocciolicoltura che per l’olivicoltura e la castanicoltura. Tre comparti da porre in valore e ri-vitalizzare con una visione organica del “che fare”, facendo leva sulla cultura d’impresa e sulle reali e comprovate competenze di ordine agronomico e tecniche. Un salto di qualità, che può venire solo dalle buone professionalità delle giovani generazioni, con sicura affidabilità sperimentata “in campo”. E ci sono.